martedì 23 maggio 2017

PILLOLE DI GRECITA' DI CARMINE PRISCO

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P. Speziale

                                                              INCONTRO PRESIEDUTO DAL

                                                              NEO VICE DIRETTORE 

                                                              PROF. PIETRO SPEZIALE





Stemma della Grecia





RELAZIONE DEL

 

PROF. CARMINE PRISCO

 


Prof. Carmine PRISCO
In questo incontro vorrei parlarvi del mondo greco come si presenta attraverso la lingua parlata dai Greci di oggi, che spesso ricorrono a frasi celebri del passato e del presente per esprimere, nelle situazioni o circostanze più varie della vita quotidiana, idee e concetti a volte anche abbastanza complessi. Spesso una frase, un modo di dire tipico, un concetto anche complesso, una valutazione , un giudizio, un comportamento da tenere o un valore da affermare sono espressi in maniera piuttosto sintetica, si potrebbe dire in pillole di linguaggio, capaci tuttavia di rappresentare compiutamente il pensiero di chi parla o scrive. Frasi celebri provenienti dalla storia del mondo greco e in particolare dalla letteratura dei classici (filosofi, storici, commediografi, tragici), ma anche di scrittori e poeti contemporanei, aforismi noti e meno noti, qualche proverbio popolare come espressione di una cultura e di un modo di pensare e di agire, nel loro insieme, possono contribuire a farci capire meglio il mondo greco moderno, la mentalità dei Greci, le grecità di oggi, non dimentiche del passato, ma attente al presente e protese verso il futuro.
Le singole citazioni non seguono un criterio cronologico o tematico; sono presentate come mi sono venute in mente dai ricordi degli studi fatti, dalle esperienze che ho maturato con la conoscenza del mondo greco realizzata in occasione del gemellaggio di Crispiano con le due città greche di Nea Halkidona e Saronikòs e dalle ricerche da me effettuate sulle rete informatica. Quelle che vi presento sono una selezione di una
raccolta di pillole di grecità, che ho intenzione di inserire nella terza edizione della mia grammatica di greco moderno.



1) Μολὼν λαβέ
Vieni a prenderle
È una classica espressione di sfida. Secondo Plutarco fu pronunciata per la prima volta dal re di Sparta Leonida in sprezzante risposta alla richiesta di consegnare le armi, avanzata dal re persiano Serse durante la battaglia delle Termopili con la promessa di risparmiare la vita a tutti. Alle Termopili i Greci furono sconfitti, ma la loro accanita resistenza, protrattasi per tre giorni, consentì a Temistocle di organizzare la difesa di Atene e sconfiggere i Persiani nella successiva battaglia di Salamina. Per questo motivo la sconfitta delle Termopili è considerata una vittoria strategica e morale per gli effetti che ebbe sull’immagine dell’esercito greco e sul risultato finale della guerra contro i Persiani.
Plutarco: è stato un biografo, scrittore e filosofo greco antico, vissuto sotto l'Impero Romano, di cui ebbe anche la cittadinanza e dove ricoprì incarichi amministrativi. Visse tra il 45 e il 120 d. C..

2) Ή ταν ή επί τας
Con lo scudo o sullo scudo
È la frase con la quale le donne spartane salutavano i loro uomini in partenza per la guerra consegnando loro il pesante scudo. Il significato era: tornate con lo scudo (cioè senza esservi arresi) o sopra lo scudo (cioè morti).
Tornare senza lo scudo era considerato una prova di codardia, perché fuggiti dalla battaglia abbandonando lo scudo per correre più velocemente.

3) Γνῶθι σ’αυτόν.
Conosci te stesso
La frase era scritta, insieme con altre due, all’ingresso del tempio di Apollo a Delfi e più tardi sarà fatta propria da Socrate, nel senso di una esortazione a conoscere la verità dentro di sé anziché nelle apparenze o in quello che ci circonda, come precondizione della conoscenza filosofica e della saggezza. La frase è attribuita al saggio Chilone, ma anche ad altri come Talete di Mileto, Pitagora e Solone.

4) Εἰ μὴ Ἀλέξανδρος ἤμην, Διογένης ἂν ἤμην.
Se non fossi Alessandro, sarei Diogene
È la frase che, secondo Plutarco, pronunciò Alessandro Magno dopo aver chiesto a Diogene di Sinope cosa potesse fare per lui e avere avuto la seguente risposta: “Μικρόν από του ηλίου μετάστηθι”> “Spostati un po' dal sole”.
Alessandro Magno: re di Macedonia, nacque nel 356 a. C. a Pella. Fu un grande conquistatore, divenne re di Persia e di parte dell'Asia, creando colonie macedoni nella regione. Si ammalò di malaria e morì a 33 anni in Babilonia. Diverse sono le frasi celebri a lui attribuite. Eccone alcune:
- a mio padre devo la vita, al mio maestro una vita degna di essere vissuta
- nulla è impossibile a colui che osa;
- muoio grazie all’aiuto di troppi dottori.

5) Ἰησοῦς Χριστὸς Θεοῦ Υἱὸς Σωτήρ
Gesù Cristo Figlio di Dio Salvatore
Scrivendo di seguito le lettere iniziali delle parole della frase si ottiene l’acronimo ΙΧΘΥΣ, che in greco significa "pesce" ed era per i primi cristiani un segno di riconoscimento non compromettente.
6) Καλύτερα μιας ώρας ελεύθερη ζωή παρά σαράντα χρόνια σκλαβιά και φυλακή.
Meglio un’ora di vita libera, che quaranta anni di schiavitù e carcere
Rigas Feraios (in greco moderno Ρήγας Φεραίος): poeta greco, nato nel 1757 e morto nel 1798. Noto scrittore rivoluzionario, ricordato come eroe nazionale nella lotta per l’indipendenza della Grecia dall’impero ottomano.

7) Οὔτοι συνέχθειν, ἀλλὰ συμφιλεῖν ἔφυν.
Non sono qui per unirmi nell’odio, ma nell’amore”
Nella tragedia Antigone di Sofocle queste parole sono pronunciate dalla protagonista Antigone, sorella di Eteocle e Polinice, entrambi morti nella guerra che li ha visti scontrarsi per il trono di Tebe. Antigone pronuncia tali parole per opporsi al decreto del nuovo re di Tebe Creonte, che vieta la sepoltura di Polinice, perché aveva mosso guerra contro la città governata da suo fratello Eteocle.
Alla legge Antigone antepone la propria coscienza. La sua scelta etica, dettata da un sentimento di umana pietas verso il fratello, la pone a simbolo della libertà di opporsi a leggi non rispettose dei diritti umani e quindi ingiuste.

8) Πάντα ῥεῖ καὶ οὐδὲν μένει.
Tutto scorre e nulla rimane”.
La frase è attribuita da Platone a Eraclito, che sintetizza così la sua teoria sul divenire (tutto si muove e nulla sta fermo).
Eraclito di Efeso (Turchia): vissuto tra il sesto e il quinto secolo a. C. è un antico filosofo greco, uno dei più importanti fra i presocratici. Il suo pensiero risulta particolarmente difficile da comprendere ed è stato interpretato nei modi più diversi, tanto da meritargli l’appellativo di “oscuro”. Un’altra sua frase celebre è la seguente:
- il carattere è il destino dell'uomo.
Il senso è che ogni uomo agisce secondo il proprio carattere e così forgia il proprio destino. L’equivalente latino di questa frase è “Faber est quisque fortunae suae”
( Ognuno è artefice della sua fortuna).

9) Σπεῦδε βραδέως.
Affrettati lentamente!”
Nell’originale la frase completa, attribuita a Pitagora, era: “Affrettati lentamente! Un condottiero prudente è meglio di uno temerario.”
La traduzione latina “Festina lente!” era, secondo Svetonio, una delle massime preferite dell’imperatore romano Augusto.
Dello stesso autore:
- la natura è sempre la stessa ovunque;
- nessun uomo è libero, se non sa dominare se stesso.
Pitagora: filosofo greco antico, fu matematico, astronomo, scienziato, politico e fondatore a Crotone di una sua scuola, detta pitagorica.
Nacque nell’isola greca di Samo nel 571 a. C. e morì a Metaponto, nella italica Magna Grecia.



10) Τὶ εὔκολον; Τὸ ἄλλῳ ὑποτίθεσθαι.
Cos’è facile? Dare consigli agli altri”.
Τὶ δύσκολον; Τὸ ἐαυτὸν γνῶναι.
Cos’è difficile? Conoscere se stessi”.
Talete: antico filosofo greco, fondatore della Scuola di Mileto, di cui avrebbero poi fatto parte Anassimandro e Anassimene. Talete di Mileto è considerato, da Aristotele in poi, il primo filosofo della storia del pensiero occidentale.

11) Φοβοῦ τοὺς Δαναοὺς καὶ δῶρα φέροντας.
"Temi i Danai (Greci), anche quando recano doni”
Più conosciuta forse la versione latina, espressa in prima persona, tratta dall’Eneide di Virgilio: Quidquid id est, timeo Danaos et dona ferentes.
(Qualunque cosa sia, temo i Danai anche se recano doni).
Questa frase, nell’Eneide, è pronunciata da Lacoonte e diretta ai Troiani per ammonirli a non fidarsi dei Greci, che hanno lasciato sulla spiaggia un gigantesco cavallo di legno dopo aver simulato una partenza. In realtà nel cavallo si cela un manipolo di guerrieri greci, che provocherà la distruzione di Troia. Il senso della frase è di non fidarsi di soggetti ostili, anche se cambiano atteggiamento offrendo doni. La prima frase, ribadendo lo stesso concetto della seconda, è diventata una specie di proverbio popolare sotto forma di consiglio ad essere prudenti in circostanze non chiare, specialmente se l’interlocutore non è affidabile.
12) Ὦ ἰατρὲ ἰῶ σ’αυτόν.
Medico, cura te stesso”
Tradotta in latino con «Medice cura te ipsum», questa affermazione ricorda all'uomo che è bene pensare prima a risolvere i propri problemi per poi essere in grado risolvere quelli degli altri.

13) Ὦ Κρίτων , τῷ Ἀσκληπιῷ ὀφείλομεν ἀλεκτρύονα. ἀλλὰ ἀπόδοτε καὶ μὴ ἀμελήσητε.
Critone, dobbiamo a Asclepio un gallo; sacrificateglielo, non scordatevene.”
Sono le ultime parole di Socrate all’amico Critone, quando fu condannato a bere la cicuta. Asclepio (Esculapio per i latini) era il dio della medicina. La morte arrivava per Socrate come una liberazione, sebbene Critone avesse tentato di convincerlo a fuggire.
Socrate: vissuto ad Atene dal 469 al 399 a. C., è il grande filosofo greco che ha segnato una svolta decisiva nella storia della filosofia greca e dell’intera cultura occidentale. Si sentiva destinato alla rigenerazione morale della società ateniese.
Trascorreva le giornate per le vie, i ginnasi e le botteghe di Atene in un continuo discorrere e interrogare, per insegnare ai suoi concittadini la ricerca della verità e della virtù. Un’altra sua frase molto nota è la seguente:
οίδα ότι ουδέν οίδα. > Una cosa so, che non so niente.
Ma per capire meglio chi era Socrate, può essere utile conoscere alcune delle tante altre frasi a lui attribuite, che, sotto forma di osservazioni, consigli, massime, aforismi, mettono in luce la sua personalità, il suo modo di considerare il mondo e l’umanità. Ecco alcune di tali frasi:
- più so, più so di non sapere;
- se sai di non sapere, sai già molto;
- spòsati: se trovi una buona moglie sarai felice; se ne trovi una cattiva, diventerai
filosofo;
- ero veramente un uomo troppo onesto per vivere ed essere un politico;
- non sono un ateniese o un greco, ma un cittadino del mondo;
- l'esser contenti è una ricchezza naturale, il lusso è una povertà artificiale;
- sii più saggio degli altri, se riesci; ma non farlo sapere mai ad alcuno,

14) Ἀρχὴ μεγίστη τοῦ βίου τά γράμματα.
Il miglior inizio della vita sono le lettere”.
Questa frase era scritta su un’antica tavoletta greca in lettere maiuscole: «ΑΡΧΗ ΜΕΓΙΣΤΗ ΤΟΥ ΒΙΟΥ ΤΑ ΓΡΑΜΜΑΤΑ». È indicativa della importanza riconosciuta sin dall’antichità allo studio e alla creazione di opere letterarie.

15) Καὶ σὺ τέκνον;…
"Anche tu figlio?...".
Sono le parole dette da Giulio Cesare nel giorno del suo assassinio e rivolte al suo figlio adottivo Marco Giunio Bruto, vedendolo alzare il pugnale contro di lui.
Nel dramma “Giulio Cesare” di Shakespeare l’autore inglese fa parlare Cesare in latino “Et tu,Brute?”…, ma, secondo lo storico Svetonio, Cesare aveva detto tali parole in greco, ovvero aveva detto: kαὶ σὺ τέκνον;,..

16) Η Αγγλία κερδίζει πάντα μία μάχη: την τελευταία.
L’inghilterra vince sempre una battaglia: l’ultima”.
La frase è di Ελευθέριος Βενιζέλος, uno dei più importanti uomini politici della Grecia moderna. Nato a Creta nell’agosto del 1864, morì a Parigi nel marzo del 1936. Sette volte primo ministro, ha avuto un ruolo importante nella politica della Grecia dal 1910 fino alla sua morte. L’aeroporto internazionale di Atene porta il suo nome. Altre sue celebri frasi, da esperto politico, sono le seguenti:
- la promessa di un beneficio alle elezioni è un forma di corruzione;
- quando le cose cambiano, cambia la nostra posizione di fronte alle cose;
- la Grecia è un piccolo paese per fare grandi nefandezze.

17) Φίλος Πλάτων, αλλά φιλτέρα η αλήθεια.
Amico di Platone, ma più amico della verità”.
Il senso della frase è che chi cerca la verità non si lascia accecare da simpatie o amicizie.
Aristotele: uno dei più grandi filosofi dell’antica Grecia. Nato a Stagira nelle penisola calcidica nel 322 a C., Aristotele è stato un grande filosofo, scienziato e maestro di logica, intesa come l'arte del ragionare in modo corretto per scoprire la verità delle cose.
Un suo allievo fu il macedone Alessandro Magno.
Discepolo di Platone, insieme a Socrate è considerato uno dei padri del pensiero filosofico occidentale, che da lui ha ereditato problemi, termini, concetti e metodi. Per la qualità e la quantità dei suoi insegnamenti ha meritato l’appellativo di “Maestro del Sapienti”.
Morì nel 384 a C. a Calcide. Per capire la personalità e il modo di pensare di Aristotele può essere utile la conoscenza di altre sue celebri frasi. Eccone alcune di immediata comprensione:
- la bellezza è la migliore lettera di raccomandazione per una donna;
- lo scopo del lavoro è quello di guadagnarsi il tempo libero;
- la speranza é un sogno ad occhi aperti;
- cos'è un amico? Una singola anima che vive in due corpi;
- ciò che dobbiamo imparare a fare, lo impariamo facendolo;
- la cultura è il miglior viatico per la vecchiaia;
- la libertà è la base di uno stato democratico;
- non esiste grande genio senza una dose di follia;
- i vecchi sono due volte bambini;
- l’uomo è di sua natura animale sociale.

18) Οι άνθρωποι είναi σαν τα πεπόνια: ένας στους δέκα είναι καλός.
Gli uomini sono come i meloni: uno su dieci è buono”
Proverbio greco

19) Πολύ πριν σε συναντήσω, εγώ σε περίμενα. Πάντοτε σε περίμενα.
Γιατί πολύ πριν μπεις μες στη ζωή μου, είχες ζήσει μες στα όνιρά μου, αγαπήμένη μου.
Molto prima di incontrarti, io ti aspettavo. Ti aspettavo da sempre. Perché molto prima che tu entrassi nella mia vita eri vissuta nei miei sogni, mia cara”.
Dello stesso autore:
- la poesia non è una scoperta, ma una rivelazione;
- nel più piccolo momento passato con te ho vissuto tutta la mia vita.
Τάσος Λειβαδίτης: noto poeta greco, nato e vissuto ad Atene, morto nel 1988 all’età di 66 anni.

20) Η αρχή είναι το ήμισυ του παντός.
L’inizio è la metà di tutto”.
Corrisponde al nostro “Chi ben incomincia è alla metà dell’opera”.
Altre frasi celebri dello stesso autore:
- se aggiungi poco al poco, ma lo farai di frequente, presto il poco diventerà molto;
- il lavoro non è vergogna; vergogna è solo l’ozio.
Esiodo: è il poeta più antico della Grecia continentale, secondo per importanza a Omero. Le sue opere sono fatte risalire al periodo tra la fine dell'VIII secolo e l'inizio del VII secolo a. C.

21) Το αυθαίρετο είναι το σπίτι του άλλου.
La costruzione abusiva è la casa dell’altro”.
Dello stesso autore:
- al cinema dici bugie per dire la verità.
Δημήτρης Δανίκας: noto giornalista del quotidiano greco TA NEA).

22) Όταν η βλακεία έχει σπόνσορα, δεν έχει ευθύνη ο βλάκας.
Quando la stupidaggine ha uno sponsor, lo stupido non è responsabile”.
La frase si riferisce a tematiche professionali.
Στέλιος Παπαδόπουλος, medico esperto nella fecondazione in vitro e chirurgia laparoscopica.
23) Ο γάμος είναι ο μόνος πόλεμος στον οποίο κοιμάσαι με τον εκθρό.
Il matrimonio è l’unica guerra nella quale dormi con il nemico”.
Anonimo

24) Γερνάω και μαθαίνω πάντα πολλά.
Invecchio e imparo tante cose”.
Solone: legislatore, filosofo e poeta, di nobile famiglia, è uno dei sette saggi dell’antica Grecia, vissuto tra il settimo e il sesto secolo a. C.

25) Η γυναίκα, στη βαθύτερη υπόστασή της, είναι πρώτα μάνα και μετά ερωμένη. Κι αν γίνεται ερωμένη, είναι γιατί θέλει να γίνει μάνα.
La donna, nel più profondo del suo essere, è prima mamma e poi amante. E anche se diventa amante, è perché vuole diventare mamma”.
Νίκος Καζαντζάκης: scrittore e poeta greco tra i maggiori del 20° secolo, ma anche giornalista, filosofo e uomo di stato. Nacque nel 1883 a Megalokastro (Candia) e morì a Friburgo (Germania) nell’ottobre del 1957.

26) Αν δεν υπήρχαν γυναίκες, όλα τα λεφτά του κόσμου δε θα είχαν σημασία.
Se non ci fossero donne, tutti i soldi del mondo non avrebbero significato”.
Αριστοτέλης Ωνάσις (Aristotele Onassis): importante armatore greco del 20° secolo, frequentatore del jet set internazionale e molto attratto dal fascino femminile, tanto da meritare l’appellativo di “collezionista di donne celebri”.

27) Δημοκρατεία χωρίς παιδεία είναι υποκρισία χωρίς όρια. Παιδεία χωρίς δημοκρατεία είναι εμπαιγμός.
Democrazia senza istruzione è ipocrisia senza limiti. Istruzione senza democrazia è imbroglio”.
Anonimo

28) Οι δικαίοι άνθρωποι είναι πράοι.
Gli uomini giusti sono miti (bonari)”.
Dello stesso autore:
-misura del discorso non è chi parla, ma chi ascolta.
Platone: antico filosofo greco; insieme con il suo maestro Socrate e il suo allievo Aristotele ha posto le basi del pensiero filosofico occidentale. Vissuto tra il quinto e il quarto secolo a.C.



29) Ελευθερία χωρίς δικαιοσύνη είναι καθαρά ληστεία.
Libertà senza giustizia è vera truffa”.
Αδαμάντιος Κοραής: filosofo, filologo, profondo conoscitore della cultura greca, sostenitore della purezza della lingua; si adoperò per l’indipendenza della Grecia. Nato a Smirne (Turchia) nel 1748, mori a Parigi nel 1833.

30) Η εθνική ενότητα υπήρξε η μεγάλη ουτοπία της ζωής μου.
L’unità nazionale è stata la grande utopia della mia vita”.
Dello stesso autore:
- la politica è uno sport difficile ed esigente e il suo esercizio richiede al politico la devozione di un monaco.
Μίκης Θεοδωράκης: nato nell’isola di Chio nel 1925, è uno dei più importanti compositori greci contemporanei; interessato alla politica, è stato ministro e membro del parlamento greco. Noto in tutto il mondo per i suoi impegni artistici e civili è considerato una icona vivente della grecità.
31) Η Ελλάδα είναι ένας τόπος που τον έχει ευλογήσει ο Θεός και τον έχουν καταραστεί οι άνθρωποι.
La Grecia è un luogo che Dio ha benedetto e gli uomini hanno maledetto”.
Άγγελος Δεληβοριάς: studioso di fama internazionale, nato ad Atene nel 1937. Responsabile del Servizio archeologico nazionale della Grecia e direttore dei più importanti musei di Atene.

32) Στην Ελλάδα οι ήρωες είναι αφανείς.
In Grecia gli eroi sono invisibili”.
Δημήτρης Μυταράς: uno dei più importanti artisti moderni della Grecia, membro della Accademia di Belle Arti di Atene. Ha esposto le sue opere di pittura ad Atene, Salonicco e anche in diverse città italiane ( Bologna, Firenze, Roma e Genova). È nato a Calcide nel 1934

33) Να αισθανόμαστε Έλληνες, αλλά να μην το κάνουμε πιο μεγάλο από ότι είναι.
Sentiamoci Greci, ma non facciamolo più grande di quello che è”.
È una riflessione sui limiti della grecità.
Περικλής Μονιούδης: scrittore di origine greca, più volte premiato, nato nel 1966 in Svizzera e cresciuto in Germania; scrive sia in greco che in tedesco, attualmente vive a Berlino.

34) Υπέροχος Έλληνας είναι αυτός που έχει έμφυτη ευπρέπεια.
Splendido Greco è colui che possiede innate buone maniere”.
Σθαύρος Κατσανέβας: nato ad Atene nel 1953, ha studiato Fisica presso le università di Atene e di Parigi. Attualmente è professore presso il Laboratorio di Fisica e Cosmologia della Università di Parigi 7.
È considerato in Europa un leader tra gli studiosi di Fisica e in Francia è responsabile del Centro Nazionale per la Ricerca Scientifica (CNRS).

35) Οι Έλληνες δε μιλούν, αλλά αγορεύουν.
I Greci non parlano, ma arringano (fanno comizi)”.
Κώστας Βεργόπουλος: esperto internazionale di scienze sociali (Economia, Diritto, Scienze Politiche).
Ẻ professore in Università di diversi paesi, collaboratore presso le Nazioni Unite e l’Unione Europea. Nato ad Atene nel 1942. Le sue opere sono pubblicate nelle maggiori lingue del mondo.

36) Οι Έλληνες είμαστε το καλύτερο προῡόν στο χειρότερο αμπαλάζ.
Noi Greci siamo il miglior prodotto nella confezione peggiore”.
Διονύσης Σαββόπουλος: è un compositore contemporaneo nato a Salonicco nel 1944 ed è considerato il pioniere della scuola di cantautori greci che scrivono musica, testi e cantano le loro canzoni.

37) Μην επαινείς ποτέ τον εαυτό σου.
Non elogiare mai te stesso”.
Dello stesso autore:
- il corso della fortuna cambia velocemente.
Menandro: antico scrittore greco di Atene, dove morì nel 292 a. C. all’età di 51 anni. È considerato l’innovatore del teatro greco nel campo della commedia. Nelle sue opere descrive la società di Atene in un periodo di sconvolgimenti dopo la morte di Alessandro Magno, mettendo in luce passioni, vizi e virtù di singoli soggetti.

38) Ζω για τότε που δε θα υπάρχω
Vivo per quando non ci sarò”.
Dello stesso autore:
- le belle minoranze sono qualcosa d’altro;
- dove fiorisce la mediocrità smetto di esserci;
- quando la sfortuna conviene, considerala una prostituta.
Οδυσσέας Ελύτης: poeta tra i maggiori rappresentanti del surrealismo greco, apprezzato per il vigore e lo stile delle sue opere e per la sua poesia, con la quale dipinge, da intellettuale greco, la lotta dell’uomo moderno per la libertà e la creatività. Famoso, non solo in Grecia, il suo oratorio Άξιον Εστί, messo poi in musica da Mikis Teodorakis. Nel 1979 gli fu assegnato il premio Nobel per la letteratura. Nato a Candia (Creta), morì ad Atene nel 1996 all’età di 85 anni.

39) Ο θάνατος μιας καλής ιδέας είναι η επεξήγηση.
La morte di una buona idea è la sua spiegazione”.
Il senso della frase è che spesso una buona idea, quando viene spiegata, non viene realizzata, perché possono esserci controinteressati o indifferenti.
Σταμάτης Κραουνάκης: noto compositore di musica lirica e canzoni produttore e scrittore. Vive ad Atene, dove è nato nel 1955.


 
40) Όταν μια γυναίκα κρυώνει, ο Άνγλος της προσφέρει το σακάκι του, ενώ ο Ιταλός την αγκαλιάζει.
Quando una donna ha freddo, l’Inglese le offre la sua giacca, mentre l’Italiano la abbraccia”.
Anonimo

41) Ο καλόγερος τον πρώτο χρόνο φοβάται το Θεό. Το δεύτερο χρόνο φοβάται ο Θεός τον καλόγερο.
Il frate in un primo tempo teme Dio. In un secondo tempo Dio teme il frate”.
Il senso della frase è che nella vecchiaia sono possibili errori.
Proverbio greco

42 ) Όταν μαγειρεύεις έχεις πάντα φίλους.
Quando prepari da mangiare hai sempre amici”.
Proverbio greco

43) Μεγαλώνοντας να δίνεις ζωή στα χρόνια σου και όχι χρόνια στη ζωή σου.
Nel crescere dai vita ai tuoi anni e non anni alla tua vita”.
Κώστας Βουτσάς: attore greco di cinema e teatro. Nato nel 1931 ad Atene è cresciuto a Salonicco in una famiglia di rifugiati provenienti dalla Tracia orientale.

44) Το μετά φλερτάρει ενίοτε το ποτέ.
Il dopo a volte corteggia il mai”.
Anonimo

45) Ορθοδοξία θα πει να είσαι σε εγρήγορση.
L’ortodossia ti i dirà di essere vigile”.
Il senso della frase è che l’ortodossia (giusto credo) ti dirà di essere attento e vigilare contro deviazioni e errori nelle manifestazioni di fede.
Patriarca ecumenico Bartolomeo: nato nel 1940, è arcivescovo ortodosso greco con cittadinanza turca. Dal 1991 riveste la carica di Patriarca Ecumenico di Costantinopoli, ovvero di capo della Chiesa Ortodossa. È stato diverse volte in Italia e mantiene buoni rapporti con la Chiesa Cattolica e con le comunità greche ortodosse d’Italia.

46) Η πατρίδα για τον καθένα είναι εκεί όπου ευτυχεί.
La patria di ciascuno è lì dove è felice”
Aristofane: grande commediografo greco antico, di cui sono pervenute alcune opere complete. Nacque ad Atene nel 445 a. C. e morì a Delfi nel 395.

47) Το δίδυμο της συμφοράς του πολιτισμού: η τηλεόραση κι ο τουρισμός.
L’accoppiata della sciagura della cultura: la televisione e il turismo”.
La frase si riferisce ai danni provocati dalla cattiva televisione e dal turismo selvaggio specie in termini di contaminazione e impoverimento della identità culturale della nazione. Dello stesso autore: - lo stile è qualcosa di assolutamente raffinato, mentre la moda semplicemente richiede di seguirlo.
Τάκης Θεοδωρακόπουλος: giornalista, editore e scrittore; nato in Grecia nel 1936, vive a New York, ma spesso si sposta a Londra e in Svizzera.
48) Θέλετε να έχετε σημασία; Αρχίστε να δίνετε πρώτα στον εαυτό σας.
Volete avere importanza? Cominciate a darla prima a voi stessi”.
Anonimo

49) Σοφός δεν είναι εκείνος που ξέρει πολλά, αλλά εκείνος που ξέρει χρήσιμα.
Sapiente non è chi sa molte cose, ma chi sa usarle”.
Αισχύλος (Eschilo):drammaturgo greco antico. Viene unanimemente considerato l'iniziatore della tragedia greca nella sua forma matura ed è il primo dei poeti tragici antichi, di cui ci siano pervenute opere per intero. A lui seguirono Sofocle ed Euripide. Visse a cavallo tra il sesto e il quinto secolo a.C.

50) Ο όμοιος τον όμοιό του πάντοτε συναναστρέφεται.
Il simile frequenta sempre il suo simile”.
È un antico proverbio greco, che ha il suo equivalente latino in:”similes cum similibus facillime congregantur”. Il senso della frase, con una connotazione negativa, corrisponde al nostro “dimmi con chi vai e ti dirò chi sei”

51) Υπάρχουν τριών ειδών ψέματα: τα απλά ψέματα, τα άτιμα ψέματα και οι στατιστικές.
Vi sono tre specie di bugie: le bugie semplici, le bugie disoneste e le statistiche”.
La frase vuole esprimere dubbi sulla attendibilità dei dati statistici.
Anonimo
52) Ἀγροίκου μὴ καταφρονεῖ ῥήτορος.
Non sottovalutare le parole di un contadino”.
Il senso della frase è una esortazione a non sottovalutare le parole della gente umile.
Anonimo




Stemma della Grecia


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