mercoledì 29 giugno 2016

Il Futuro degli investimenti va…Gestito/Inferno:XXXIII Canto(Il Conte Ugolino)

Print Friendly and PDF Relazione di                                      PARROCCHIA DI 
                                                                             SANTA MARIA
Giancarlo ARGESE                                          GORETTI



                      
                                                                        La crisi dei  mercati finanziari in generale ha cambiato sensibilmente le abitudini dei risparmiatori e alcuni aspetti della vita: il lavoro, le decisioni d’acquisto, il risparmio.
In un clima di incertezza con i tassi d’interesse a breve ai minimi storici,  i risparmiatori hanno conseguentemente rimesso in discussione le proprie scelte d’investimento.Infatti, in contesti di mercati finanziari  come l’attuale,  i timori di sbagliare il momento dell’investimento inducono l’investitore a  rimanere fermo ad attendere tempi migliori.  E’ evidente  che il timing costituisca una componente importante  per la determinazione del risultato, ma è difficile capire a  priori il momento giusto.La situazione attuale, insieme ad una sempre crescente attenzione verso una corretta pianificazione finanziaria  ha focalizzato nuovamente l’attenzione sui programmi di investimento mirati alla realizzazione di obiettivi di accumulo nel lungo periodo, il cosi detto PAC – Piano d’accumulo.
Il “piano di accumulo” ha una storia  lunga: come modalità di partecipazione è apparsa fin dai primi anni 70 attraverso l’unico Fondo Comune presente e commercializzato in Italia da Fideuram.  Si tratta infatti di uno strumento versatile, che consente di avvicinare al risparmio anche chi non dispone di somme elevate da investire, permettendo di modulare non solo la frequenza bensì anche l’importo dei versamenti.
Tra i vantaggi del PAC, uno dei più importanti è realizzare l’acquisto di quote a prezzi diversi nel tempo, riducendo significativamente l’effetto del market timing e dunque la volatilità complessiva dell’investimento.
Su questo orizzonte il piano di accumulo ottiene risultati migliori di un investimento in unica soluzione, il cosi detto  “PIC” (Piano incremento capitale) di ammontare pari al totale dei versamenti del piano . Gli effetti  di riduzione della volatilità delle strategie di accumulo su un orizzonte di lungo periodo restano costantemente al di sopra delle strategie PIC. In altri termini, il “cost averaging” del piano di accumulo permette di ridurre il rischio di capitale nel corso dell’investimento.
Il PAC è lo strumento ideale per chi vuole crearsi un capitale nel tempo, anche disponendo di piccoli importi, pianificando nel migliore dei modi le proprie entrate e uscite.
Il PAC permette di investire anche piccoli importi, che attraverso le quote dei fondi comuni /Sicav acquistate, è possibile distribuire le rate   in Titoli di Stato, Obbligazioni o Azioni costantemente monitorati e gestiti da un team di professionisti che lavorano per massimizzare i rendimenti  riducendo la volatilità dell’investimento, cosi  si limitano i pericoli della curva emozionale e la necessità di gestirla.
Per concludere, l’investimento ricorrente e pianificato di lungo periodo appare una soluzione appropriata nei periodi di elevata incertezza, come lo scenario attuale. Ad esso è tuttavia necessario affiancare una solida attività di consulenza, partendo dalla conoscenza del risparmiatore e la sua propensione al rischio, e che imposti correttamente la diversificazione del portafoglio. A tal proposito, appare utile che lo sviluppo di prodotto si orienti verso una sempre maggiore flessibilità dello strumento, al fine di permettere  un’allocazione efficiente degli attivi in funzione del profilo del risparmiatore, sia una maggiore convergenza verso l’obiettivo prefissato, prevedendo meccanismi di correzione dell’esposizione al rischio con l’approssimarsi della scadenza del piano.
 
Gli  ultimi anni confermano come l’emotività dei risparmiatori,  possa indurre scelte dettate alternativamente dall’euforia o dal panico (ingresso sui massimi e uscita sui minimi) che compromettono il rapporto dei risparmiatori con i mercati finanziari.

“Se aggiungi poco al poco, ma fai questo sovente, il poco
diventerà molto”

Esiodo (VII sec A.C.)

Dott. Giancarlo Argese
Private Banker
Fideuram – Intesa   Sanpaolo Private Banker



Cell. +39 335 5684694
Agenzia di Lecce 0832 258211
Agenzia di Taranto 099 4527712


 
MADRE TERESA DI CALCUTTA”: UN SUCCESSO DEI GIOVANI DI AZIONE CATTOLICA

Crispiano, 5 luglio 2016

I Giovani di Azione Cattolica della parrocchia di Santa Maria Goretti hanno presentato, sul sagrato della chiesa, il musical “Madre Teresa”, un'opera di Pietro Castellacci e Michele Paulicelli (autori anche del musical “Forza venite, gente”). Di fronte a un numeroso pubblico, attento ed emotivamente coinvolto, i Giovani hanno raccontato la vita di questa piccola suora, morta il 5 settembre 1997, facendo risaltare, con musica, canti, balletti, dialoghi, la sua grande umiltà e generosità, la sua dedizione agli abbandonati, agli ammalati, il suo lavoro nelle più precarie situazioni di povertà, insieme a tante consorelle, che come lei intendono essere “matita di Dio”, negli angoli più remoti del mondo.


Attraverso dei video, il pubblico ha ascoltato anche, dalla viva voce della suora, alcune preghiere, invocazioni, i suoi inviti a vivere la vita con gioia.
Una figura che si prevede sarà canonizzata il prossimo 4 settembre da papa Francesco.
A raccontare la vita esemplare di Madre Teresa di Calcutta, interpretata da Sara Angelini, la briosa sister Bettina(Sara Argese); interlocutore un giornalista(Enrico Marraffa) in cerca di scoop, all'inizio restio a capire e a condividere gli ideali vissuti da suor Bettina al seguito della Madre, infine convertito a una vita di missione tra gli emarginati. I Giovani, guidati dal parroco don Mimmo Rizzo e dal presidente di Azione Cattolica Michele Greco, hanno scelto di rappresentare proprio questo musical per raccontare da vicino una delle più potenti figure di santità degli ultimi anni.
Per la realizzazione di questo spettacolo, la regia è stata di Massimo Fontò e Luca Greco; la scenografia di Paolo Elettrico e Francesco Luccarelli; la coreografia di Valentina Caramia, Giovanna Luccarelli, Sara Speziale e Beatrice Aloia.
Il lavoro rappresenta il culmine di un percorso durato anni, nei quali si sono avvicendati ragazzi, non professionisti, che hanno trovato , nel teatro, un potente strumento di aggregazione e di evangelizzazione, offrendo agli spettatori , un pezzo delle loro vite , vissute alla sequela di Gesù”.

A conclusione, il presidente Greco e il parroco don Mimmo hanno rivolto il loro saluto ai giovani, esprimendo la propria soddisfazione per il loro impegno. Don Mimmo ha aggiunto: i giovani non sono solo il domani, ma sono l'oggi; i loro ideali, i loro sogni, i loro valori rappresentano la positività dell'attuale società. Ha comunicato infine che la rappresentazione verrà replicata l'11 agosto a Pescopagano (Potenza), nel periodo in cui i Giovani saranno impegnati nel campo scuola a Castelgrande.
Congratulazione al gruppo sono state espresse anche da don Vincenzo Caiazzo, cappellano dell'Aeronautica militare, il quale ha ricordato l'esperienza di lavoro e di generosità, fatta a Roma, proprio nell'Istituto delle Suore di Madre Teresa, insieme a don Mimmo Rizzo e a don Francesco Simone, parroco di San Michele Arcangelo della frazione di San Simone. La serata è stata presentata da Alessandro Fontò.

Il gruppo, vanta la realizzazione di numerose opere teatrali di stampo religioso tra cui opere inedite, scritte dagli stessi ragazzi: "Sole e sangue , storia di una Santa”, recital| sulla vita di Santa Maria Goretti; "Caahl, un vescovo venuto dal mare", musical sulla vita di San Cataldo; “La Forza di un Sogno”, recital sulla vita di San Francesco D'Assisi; "Sotto il cielo d’Ars”, recital sulla vita di San Giovanni Maria Vianney. Sempre loro hanno messo in scena opere di famosi autori teatrali contemporanei : “Il sogno di Giuseppe” di Pietro Castellacci; "Il Risorto” di Daniele Ricci; “Chiara di Dio” di Carlo Tedeschi.
Ripetuti applausi sono stati rivolti al Corpo di ballo, formato da Chiara Ciro, Emanuela Greco, Adriana Perniola, Francesca Solito, Stefania Greco, Federica Ricci, Anna Scardillo, Virginia Lanzalonga, Alisia Fusiello, Federica Palmisano, Alessia Maggi, Alessia Fontò, Francesca Ricci, Andrea De Girolamo, Antonio Mosca, Valerio Serino, Mattia Marchionna, Andrea Fiorino, Roberto Bagorda, Daniele Carbotti, Vittorio Albanese, Jovo Knezvich Tapia, Federica Semeraro, Adriana Mancini, Francesca Capuzzimati, Francesca Fiorino e Francesca Catalano.
Altri interpreti: Adriana Di Cesare (Donna indiana), Davide Tinelli (il Missionario) e Federica Murana (reporter), Domenico Dompietro (Gesù Cristo).
Assistenti di scena: Emanuele Catalano, Davide Bagorda, Mattia Campana, Samuele Lucaselli, Mirco Lecce, Roger Locorotondo, Loris Ciafardini.

                                       Silvia Laddomada

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