martedì 18 aprile 2017

ALIMENTAZIONE VEGANA, VEGETARIANA, MEDITERRANEA

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RELAZIONE DI

ANNA MARIA SUMA

 

La dieta può considerarsi un percorso

terapeutico, ma sedersi a tavola e gustare un

piatto con gli amici è una gratificazione anche

per lo spirito. Non bisogna essere ossessionati

dalle diete, dalle calorie da perdere.

Il fabbisogno calorico è soggettivo, dipende

dall'età, dal sesso, dal tipo di lavoro esercitato. E' la composizione qualitativa

della dieta che influisce sulla insorgenza delle patologie.

Oggi vanno di moda molte diete.

La più nota è quella vegetariana: esclude pesce, carne, anche in scatola;

consente però latte, uova, formaggi.        Essere vegetariani è una filosofia di vita,

è seguita da chi sostiene con convinzione che bisogna rispettare gli animali, 

l'ambiente, il pianeta.                                                 La dieta vegana, pur non obbedendo a principi filosofici,

sociali o politici, prevede un'alimentazione a base di semi, di frutta e di verdura,

a volte anche solo crude. Sono diete non equilibrate, perché privano l'organismo

di vitamine, di minerali, ma soprattutto di aminoacidi essenziali, che l'organismo

umano non sa produrre, e li può assumere solo con un'alimentazione di origine

animale.  Ne conseguono: anemie, osteoporosi, neuropatie. Sconsigliabili in

gravidanza, nell'allattamento, sconsigliabili nelle età dell'infanzia e

dell'adolescenza perché la privazione di proteine animali può procurare deficit

che incidono sulla crescita generale, sia come sviluppo strutturale (peso, massa

muscolare), sia come sviluppo neurocognitivo.

La dieta mediterranea è stata riconosciuta, nel 2010, patrimonio culturale

dell'umanità dall'Unesco. Un'alimentazione ben bilanciata, che assicura la

longevità, consente cioè aspettative di vita migliori e più lunghe.

Un'alimentazione che prevede un consumo equilibrato di carne, di pesce, cereali,

legumi, ortaggi, pasta, riso, latte, formaggi, verdure e frutta, sia fresca che

secca (noci, mandorle). Sono sconsigliati il consumo eccessivo di carni rosse, di

zuccheri raffinati e di dolci, responsabili di aumento glicemico, di grassi saturi

(strutto, burro) a favore dell'olio di ulivo; utile l'uso moderato di cereali 

integrali,

che migliorano le peristalsi intestinale; preferenza per il pesce azzurro, ricco di

omega 3; utili la riduzione della quantità di sale per il condimento e il consumo

di acqua naturale (almeno due litri al giorno).

Il controllo periodico del peso, il movimento, il consumo di cibi e alimenti

stagionali, prodotti nell'area mediterranea sono il coronamento di una sana

alimentazione e di uno stato di benessere del nostro organismo.















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