martedì 22 novembre 2016

“Rivivere Statte”- il nuovo libro di Cosimo Calabretti presentato a Crispiano

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Silvia Laddomada

Il prof. Cosimo Calabretti ha presentato a Villa Maria, a Crispiano, la sua ultima opera sul territorio di Statte: “Rivivere Statte-Recupero della pietra a secco nella geografia rurale della Murgia jonica e rilettura di una passata vita sociale”(Tipografia Piccolo Crispiano, 2016, pp.304).

Alla serata di presentazione sono intervenuti il sindaco Egidio Ippolito, il prof. Pietro Speziale, ex dirigente scolastico; il dott. Vincenzo Colucci, commercialista e cultore del territorio; la dott.ssa Marianna Crivelli, archeologa ed ex alunna di Calabretti della Scuola Media “F. Severi” di Crispiano; Michele Vinci, noto poeta di composizioni in vernacolo crispianese, apprezzato ed applaudito per la sua arte. Ha coordinato la serata la dott.ssa Roberta Criscio, giornalista. Ad allietare i numerosi presenti sono intervenuti “I Musicanti del Vallone”, che hanno eseguito canti e musiche della tradizione popolare pugliese. Protagonista dell’opera di Mimmo Calabretti è la pietra a secco, disseminata nella Murgia jonica, che l’Autore interroga. Quella pietra che “racconta storia di padroni, di servi, di greggi, di rozze costruzioni in cui rifugiarsi, di muri di protezione della propria roba”.
Il desiderio dell’Autore è quello di valorizzare il territorio stattese, di portare la Comunità a riscoprire la propria storia, il proprio passato, che affonda le radici nella primitiva civiltà della pietra, a custodirne la memoria, a combattere l’indifferenza e l’apatia seguita alla grande volontà di rinnovamento, sperato con la raggiunta Autonomia comunale da Taranto nel 1993.  “Dove sono curate le storie e le tradizioni, le bellezze naturali e paesaggistiche, la conservazione e la valorizzazione di manufatti antichi, seppure modesti, c’è da sperare bene per l’avvenire, altrimenti la speranza nell’avvenire è debole”.
Il dott. Vincenzo Colucci ha ricordato le origini greco-romane del borgo stattese e l’ospitalità dei suoi terreni, scelti dai tarantini per le loro ville estive e, nel passato, sede di un imponente insediamento feudale della nobile famiglia Blasi. Con l’industrializzazione Statte ha potuto vantare un bel complesso residenziale. Interrogare le pietre della propria terra – ha detto il prof. Pietro Speziale nel suo intervento – costituisce un modo culturalmente valido e originale, al pari delle testimonianze degli Uomini e degli Eventi, per ricostruire il passato. Le pietre tracciano la storia degli antenati, raccontano i loro valori, le loro aspirazioni, le loro credenze, il loro modo di essere. Altrettanto significative le grandi figure del passato e i piccoli nobili personaggi della vita paesana, che Calabretti ha riportato alla memoria dei cittadini stattesi, che con le loro opere migliorarono la vita del paese, proiettandolo nel futuro.


Nel libro Calabretti riporta anche avvenimenti e figure storiche riguardanti Crispiano, per rendere omaggio alla cittadina che frequenta da tanti anni, per motivi professionali e per interessi culturali, sociali e ricreativi.

Il libro di Mimmo Calabretti(che ha in via di pubblicazione la nuova opera: “2 agosto 1945 – la coraggiosa rivolta popolare lucana del dopoguerra, sua terra d’origine) verrà presentato a Statte, nella Chiesa del Sacro Cuore, sabato prossimo 26 novembre alle ore 19,30, in un secondo incontro a cui parteciperanno il primo sindaco di Statte Orazio Marinò, Domenico Blasi, direttore di Umanesimo della Pietra, Michele Ettorre, dottore nutrizionista e cultore del territorio e Vittorio De Marco, Ordinario di Storia Contemporanea Università del Salento, che ha curato la presentazione dell'opera. 
 


                                                     

                                                                                               

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