SANTA MARIA
Giancarlo ARGESE GORETTI
La crisi dei mercati finanziari in generale ha cambiato sensibilmente le abitudini dei risparmiatori e alcuni aspetti della vita: il lavoro, le decisioni d’acquisto, il risparmio.
In un clima di incertezza con i tassi d’interesse a breve ai minimi storici, i risparmiatori hanno conseguentemente rimesso in discussione le proprie scelte d’investimento.Infatti, in contesti di mercati finanziari come l’attuale, i timori di sbagliare il momento dell’investimento inducono l’investitore a rimanere fermo ad attendere tempi migliori. E’ evidente che il timing costituisca una componente importante per la determinazione del risultato, ma è difficile capire a priori il momento giusto.La situazione attuale, insieme ad una sempre crescente attenzione verso una corretta pianificazione finanziaria ha focalizzato nuovamente l’attenzione sui programmi di investimento mirati alla realizzazione di obiettivi di accumulo nel lungo periodo, il cosi detto PAC – Piano d’accumulo.
Il “piano di accumulo” ha una storia lunga: come modalità di partecipazione è apparsa fin dai primi anni 70 attraverso l’unico Fondo Comune presente e commercializzato in Italia da Fideuram. Si tratta infatti di uno strumento versatile, che consente di avvicinare al risparmio anche chi non dispone di somme elevate da investire, permettendo di modulare non solo la frequenza bensì anche l’importo dei versamenti.
Tra i vantaggi del PAC, uno dei più importanti è realizzare l’acquisto di quote a prezzi diversi nel tempo, riducendo significativamente l’effetto del market timing e dunque la volatilità complessiva dell’investimento.
Su questo orizzonte il piano di accumulo ottiene risultati migliori di un investimento in unica soluzione, il cosi detto “PIC” (Piano incremento capitale) di ammontare pari al totale dei versamenti del piano . Gli effetti di riduzione della volatilità delle strategie di accumulo su un orizzonte di lungo periodo restano costantemente al di sopra delle strategie PIC. In altri termini, il “cost averaging” del piano di accumulo permette di ridurre il rischio di capitale nel corso dell’investimento.
Il PAC è lo strumento ideale per chi vuole crearsi un capitale nel tempo, anche disponendo di piccoli importi, pianificando nel migliore dei modi le proprie entrate e uscite.
Il PAC permette di investire anche piccoli importi, che attraverso le quote dei fondi comuni /Sicav acquistate, è possibile distribuire le rate in Titoli di Stato, Obbligazioni o Azioni costantemente monitorati e gestiti da un team di professionisti che lavorano per massimizzare i rendimenti riducendo la volatilità dell’investimento, cosi si limitano i pericoli della curva emozionale e la necessità di gestirla.
Per concludere, l’investimento ricorrente e pianificato di lungo periodo appare una soluzione appropriata nei periodi di elevata incertezza, come lo scenario attuale. Ad esso è tuttavia necessario affiancare una solida attività di consulenza, partendo dalla conoscenza del risparmiatore e la sua propensione al rischio, e che imposti correttamente la diversificazione del portafoglio. A tal proposito, appare utile che lo sviluppo di prodotto si orienti verso una sempre maggiore flessibilità dello strumento, al fine di permettere un’allocazione efficiente degli attivi in funzione del profilo del risparmiatore, sia una maggiore convergenza verso l’obiettivo prefissato, prevedendo meccanismi di correzione dell’esposizione al rischio con l’approssimarsi della scadenza del piano.
“Se aggiungi poco al poco, ma fai questo sovente, il poco
diventerà molto”
Esiodo (VII sec A.C.)
Dott. Giancarlo Argese
Private Banker
Fideuram – Intesa Sanpaolo Private Banker
Cell. +39 335 5684694
Agenzia di Lecce 0832 258211
Agenzia di Taranto 099 4527712
“MADRE
TERESA DI CALCUTTA”: UN SUCCESSO DEI GIOVANI DI AZIONE CATTOLICA
Crispiano,
5 luglio 2016
I
Giovani di Azione Cattolica della parrocchia di Santa Maria Goretti
hanno presentato, sul sagrato della chiesa, il musical “Madre
Teresa”, un'opera di Pietro Castellacci e Michele Paulicelli
(autori anche del musical “Forza venite, gente”). Di fronte a un
numeroso pubblico, attento ed emotivamente coinvolto, i Giovani hanno
raccontato la vita di questa piccola suora, morta il 5 settembre
1997, facendo risaltare, con musica, canti, balletti, dialoghi, la
sua grande umiltà e generosità, la sua dedizione agli abbandonati,
agli ammalati, il suo lavoro nelle più precarie situazioni di
povertà, insieme a tante consorelle, che come lei intendono essere
“matita di Dio”, negli angoli più remoti del mondo.
Attraverso
dei video, il pubblico ha ascoltato anche, dalla viva voce della
suora, alcune preghiere, invocazioni, i suoi inviti a vivere la vita
con gioia.
Una
figura che si prevede sarà canonizzata il prossimo 4 settembre da
papa Francesco.
A
raccontare la vita esemplare di Madre Teresa di Calcutta,
interpretata da Sara Angelini, la briosa sister Bettina(Sara Argese);
interlocutore un giornalista(Enrico Marraffa) in cerca di scoop,
all'inizio restio a capire e a condividere gli ideali vissuti da suor
Bettina al seguito della Madre, infine convertito a una vita di
missione tra gli emarginati. I
Giovani, guidati dal parroco don Mimmo Rizzo e dal presidente di
Azione Cattolica Michele Greco, hanno scelto di rappresentare proprio
questo musical per raccontare da vicino una delle più potenti figure
di santità degli ultimi anni.
Per
la realizzazione di questo spettacolo, la regia è stata di Massimo
Fontò e Luca Greco; la scenografia di Paolo Elettrico e Francesco
Luccarelli; la coreografia di Valentina Caramia, Giovanna Luccarelli,
Sara Speziale e Beatrice Aloia.
“Il
lavoro rappresenta il culmine di un percorso durato anni, nei quali
si sono avvicendati ragazzi, non professionisti, che hanno trovato ,
nel teatro, un potente strumento di aggregazione e di
evangelizzazione, offrendo agli spettatori , un pezzo delle loro vite
, vissute alla sequela di Gesù”.
A
conclusione, il presidente Greco e il parroco don Mimmo hanno rivolto
il loro saluto ai giovani, esprimendo la propria soddisfazione per il
loro impegno. Don Mimmo ha aggiunto: i giovani non sono solo il
domani, ma sono l'oggi; i loro ideali, i loro sogni, i loro valori
rappresentano la positività dell'attuale società. Ha comunicato
infine che la rappresentazione verrà replicata l'11 agosto a
Pescopagano (Potenza), nel periodo in cui i Giovani saranno impegnati
nel campo scuola a Castelgrande.
Congratulazione
al gruppo sono state espresse anche da don Vincenzo Caiazzo,
cappellano dell'Aeronautica militare, il quale ha ricordato
l'esperienza di lavoro e di generosità, fatta a Roma, proprio
nell'Istituto delle Suore di Madre Teresa, insieme a don Mimmo Rizzo
e a don Francesco Simone, parroco di San Michele Arcangelo della
frazione di San Simone. La serata è stata presentata da Alessandro
Fontò.
Il
gruppo, vanta la realizzazione di numerose opere teatrali di stampo
religioso tra cui opere inedite, scritte dagli stessi ragazzi: "Sole
e sangue , storia di una Santa”, recital| sulla vita di Santa Maria
Goretti; "Caahl, un vescovo venuto dal mare", musical
sulla vita di San Cataldo; “La Forza di un Sogno”, recital sulla
vita di San Francesco D'Assisi; "Sotto il cielo d’Ars”,
recital sulla vita di San Giovanni Maria Vianney. Sempre loro hanno
messo in scena opere di famosi autori teatrali contemporanei : “Il
sogno di Giuseppe” di Pietro Castellacci; "Il Risorto” di
Daniele Ricci; “Chiara di Dio” di Carlo Tedeschi.
Ripetuti
applausi sono stati rivolti al Corpo di ballo, formato da Chiara
Ciro, Emanuela Greco, Adriana Perniola, Francesca Solito, Stefania
Greco, Federica Ricci, Anna Scardillo, Virginia Lanzalonga, Alisia
Fusiello, Federica Palmisano, Alessia Maggi, Alessia Fontò,
Francesca Ricci, Andrea De Girolamo, Antonio Mosca, Valerio Serino,
Mattia Marchionna, Andrea Fiorino, Roberto Bagorda, Daniele Carbotti,
Vittorio Albanese, Jovo Knezvich Tapia, Federica Semeraro, Adriana
Mancini, Francesca Capuzzimati, Francesca Fiorino e Francesca
Catalano.
Altri
interpreti: Adriana Di Cesare (Donna indiana), Davide Tinelli (il
Missionario) e Federica Murana (reporter), Domenico Dompietro (Gesù
Cristo).
Assistenti
di scena: Emanuele Catalano, Davide Bagorda, Mattia Campana, Samuele
Lucaselli, Mirco Lecce, Roger Locorotondo, Loris Ciafardini.
Silvia
Laddomada
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