ABBIAMO VISTO CHE IL COLPO DI STATO IN LIBIA DEL 31 AGOSTO- 1 SETTEMBRE 1969 ATTUATO DAL COLONNELLO GHEDDAFI E PREPARATO IN ITALIA IN UN HOTEL DI ABANO TERME, HA APERTO LE PORTE DEL PETROLIO ALL’ ENI E CACCIATO LE SOCIETA’ PETROLIFERE INGLESI E AMERICANE INSIEME ALLE RISPETTIVE BASI MILITARI.
A SEGUITO DI CIO’ L’INFLUENZA ED IL PRESTIGIO DELL’ITALIA SONO TALI DA ESSERE PUNTO DI FORZA IN TUTTA L’AREA MEDIORIENTALE E DEL MEDITERRANEO, MENTRE- DI CONTRO- LA GRAN BRETAGNA, CON LA PERDITA DELL’ULTIMA AREA PETROLIFERA, ORA E’ SOLO UNA IMPORTANTE ISOLA DEI MARI DEL NORD A CUI RESTA LA PICCOLA ROCCA DI GIBILTERRA.
MA LA REAZIONE INGLESE NEI CONFRONTI DELL’ ITALIA NON SI FARA’ ATTENDERE.
INTORNO ALLE LORO FIGURE TRA LA FINE DEGLI ANNI SESSANTA ED I PRIMI ANNI SETTANTA, SI INTRECCERANNO I FILI DELL’EVERSIONE NERA, BIANCA E ROSSA.
LA STRAGE DI PIAZZA FONTANA E LA SINDROME DEL GOLPE CHE QUEL TRAGICO EVENTO PROVOCA IN TUTTA LA SINISTRA SONO I PRETESTI COLTI DA FELTRINELLI PER PASSARE A SUA VOLTA ALL’AZIONE .
L’EDITORE CHE HA GIA’ FONDATO I GAP ( GRUPPI DI AZIONE PARTIGIANA) UNA ORGANIZZAZIONE PER LA GUERRIGLIA URBANA, ENTRA IN CLANDESTINITA’ CON IL NOME DI BATTAGLIA DI “OSVALDO”, PRONTO A GUIDARE UNA INSURREZIONE ARMATA , CHE NON CI SARA’ MAI ,SE NON IN UNA FORMA TERRORISTICA .
COSI’ COME IL CONVEGNO AL PARCO DEI PRINCIPI DEL 1965 HA TEORIZZATO E GESTITO IL “RETROBOTTEGA” O L’ INCUBAZIONE DEL PARTITO DEL GOLPE DI DESTRA , COSI’ QUEL “RETROBOTTEGA” DI FELTRINELLI DIVENTERA’ LA CULLA DEL PARTITO ARMATO DELL’ ESTREMA SINISTRA.
E’ IL PROGETTO A CUI SI DEDICA ANIMA E CORPO L’EDITORE MILANESE , CON L’ IMPIEGO DI INGENTI RISORSE INTELLETTUALI E SOPRATTUTTO FINANZIARIE.
ECCO CHE SI RIVEDE ANCHE IL CONTE EDGARDO SOGNO, CHE AVEVA COSTITUITO CON IL BARONE MALFATTI ED IL COLONNELLO ROCCA I PRIMI NUCLEI SEGRETI DELL’ANTICOMUNISMO DI STATO.
SOGNO AGLI INIZI DEGLI ANNI CINQUANTA PASSA ALLA CARRIERA DIPLOMATICA, ENTRANDO POI IN URTO CON MORO E FANFANI , DA LUI CONSIDERATI SERVI SCIOCCHI DEI COMUNISTI E PER QUESTO CONFINATO IN BIRMANIA COME AMBASCIATORE .
NEL 1970 LA PATRIA CHIAMA E L’UOMO DEL SOE (SPECIAL OPERATIONS EXECUTIVE) TORNA IN ITALIA .
AI PRIMI DI MAGGIO DEL 1970 , SOGNO RIUNISCE NELLA SUA ABITAZIONE DI TORINO I VECCHI COMMILITONI PARTIGIANI DELLA FRANCHI , LA RETE DELL’ INTELLIGENCE INGLESE, PER INVITARLI A RIPRENDERE IL PROPRIO POSTO E A COMBATTERE IL PCI SEMPRE PIU’ FORTE E LA DC SEMPRE PIU’ ARRENDEVOLE SE NON PROPRIO COMPLICE.
IL 30 MAGGIO L’INCONTRO SI RIPETE . MA IN UNA SEDE DIVERSA ,IN UNA VILLA DI BIUMO NEL VARESOTTO DI PROPRIETA’ DELL’ARCHITETTO GUGLIELMO MOZZONI MARITO DI MARIA GIULIA CRESPI FAMOSA PROPRIETARIA DEL CORRIERE DELLA SERA.
SI DECIDE DI AGIRE ATTRAVERSO UNO STRUMENTO ORGANIZZATIVO CHIAMATO : “COMITATO DI RESISTENZA DEMOCRATICA”.
MA OCCORRE FARE DI PIU’ , COME AMMETTERA’ LO STESSO SOGNO IN UNA INTERVISTA A PANORAMA NEL 1990: IMPEDIRE AD OGNI COSTO E CON OGNI MEZZO UN GOVERNO CON IL PCI .
ANCHE SOVVERTENDO CON LE ARMI IL RISULTATO ELETTORALE.
INFATTI DARA’ VITA ALLA PROGETTAZIONE DI UN COLPO DI STATO DA REALIZZARE NEL1974.
COMUNQUE IN QUESTA RIUNIONE NELLA VILLA DI BIUMO SONO PRESENTI OLTRE AI 20 COMMILITONI DELLA FRANCHI ANCHE ALTRI PERSONAGGI TRA CUI: PAOLO BRIGHETTO ANNIBALDI (PADRE DI LETIZIA MORATTI), L’EDITORE UGO MURSIA, IL MAGISTRATO ADOLFO BERIA D’ARGENTINE E UN CERTO ROBERTO DOTTI.
OCCORRE FARE UN SALTO IN AVANTI DI QUALCHE ANNO SINO AI MESI SUCCESSIVI AL DELITTO MORO - NELLA PRIMAVERA /ESTATE DEL 1978.
Silvia LADDOMADA |
IL GOVERNO DECIDE DI RICOSTITUIRE I NUCLEI ANTITERRORISMO E NE RIAFFIDA IL COMANDO AL GENERALE DEI CARABINIERI CARLO ALBERTO DALLA CHIESA.
ALL’ INTERNO DI QUESTA STRUTTURA OPERA UN NUCLEO SPECIALE COMPOSTO DA CARABINIERI, POLIZIOTTI, FINANZIERI E UOMINI DEI SISMI (IL SERVIZIO SEGRETO MILITARE) AL COMANDO DEL GENERALE BOZZO VICE DI DALLA CHIESA.
SECONDO ALCUNE SOFFIATE GIORNALISTICHE- INFONDATE- DURANTE I 55 GIORNI DEL SEQUESTRO MORO LA DIREZIONE DELLE BR SI RIUNIVA IN UNA VILLA DI SALICE TERME NEL PAVESE E PER SEGUIRE QUESTA PISTA DALLA CHIESA MANDA IL GENERALE BOZZO AD INDAGARE.
SEGUENDO LA PISTA, BOZZO ARRIVA NEL VERCELLESE DOVE INCONTRA UN VECCHIO CAPO PARTIGIANO COMUNISTA DELLA BRIGATA GARIBALDI COMANDATA DA FRANCESCO MORANINO (POI SENATORE E CAPO CON SECCHIA DELLA CORRENTE PARTIGIANA INSURREZIONALE DEL PCI) IL QUALE GLI RACCONTA UNA STORIA DAI RISVOLTI A DIR POCO INQUIETANTI .
MORANINO DICE A BOZZO CHE NELL’ULTIMA FASE DELLA GUERRA PARTIGIANA , UN CERTO NUMERO DI REPUBBLICHINI IN CONTATTO CON GLI UOMINI DELLA FRANCHI AVEVANO INFILTRATO DIVERSE BRIGATE GARIBALDI PER INDURLE A COMPIERE AZIONI EFFERATE AL FINE DI METTERLE IN CATTIVA LUCE AGLI OCCHI DELLA OPINIONE PUBBLICA PER POI PORTARLE ALL’ANNIENTAMENTO.
IL VECCHIO COMANDANTE GARIBALDINO GLI RIVELA CHE LE PERSONE UTILIZZATE PER LE INFILTRAZIONI E IL DOPPIO GIOCO ERANO UOMINI E DONNE CHE AVREBBERO AGITO PER CONTO DI QUALCHE SERVIZIO SEGRETO ALLEATO.
ERA UNA STRUTTURA , AGGIUNGE IN PREDA ALLO SPAVENTO, CHE NON SI E’ MAI SCIOLTA E CHE“retrobottega” E’ TUTTORA OPERANTE DIETRO IL TERRORISMO ROSSO E NERO.
IL GENERALE BOZZO, DOPO AVER ASCOLTATO MORANINO , PREPARA UN APPUNTO E LO INVIA AL GENERALE DALLA CHIESA IL QUALE , DOPO AVERLO LETTO, LO CONVOCA A ROMA PER UN APPUNTAMENTO CON SOGNO.
L’EX CAPO DELLA FRANCHI LI RICEVE IN UNA VILLA NEI PRESSI DI ROMA MA NON VUOLE CHE SIA PRESENTE AL COLLOQUIO IL GENERALE BOZZO. QUESTI ATTENDERA’ IN ANTICAMERA .
FINITO IL LUNGO INCONTRO DALLA CHIESA RISALE IN MACCHINA CON IL SUO VICE .
L’ASPETTO PIU’ INTERESSANTE DELL’INCHIESTA DEL GENERALE BOZZO, E’ LA CONFERMA DI QUEL CONTESTO DI INFILTRAZIONI E DOPPIO GIOCHISMO SVILUPPATOSI GIA’ DURANTE LA RESISTENZA, COME EMERSO PLASTICAMENTE DAI DOCUMENTI SEGRETI BRITANNICI DI KEW GARDENS.
E SOPRATTUTTO, LA CONFERMA CHE DA QUELLA ESPERIENZA E’ PARTITO UN FILO CHE NON SI E’ MAI INTERROTTO.
QUESTO FILO SI RIALLACCIA ALLA STORIA DI ROBERTO DOTTI, UNO DEI PRESENTI ALL’INCONTRO CON SOGNO NELLA VILLA DI BIUMO.
PARTIGIANO COMUNISTA , NEL DOPOGUERRA DOTTI DIRIGE L’UFFICIO QUADRI DELLA FEDERAZIONE TORINESE DEL PCI. NEL 1952 , LA POLIZIA SOSPETTA CHE ABBIA PARTECIPATO CON ALTRI COMPAGNI DELLA FAMIGERATA “VOLANTE ROSSA” (ORGANIZZAZIONE TERRORISTICA LEGATA AL PCI) ALL’ OMICIDIO DEL DIRETTORE DELLA FIAT ERIO CODECA’.
DOTTI RIESCE A EVITARE L’ARRESTO FUGGENDO IN CECOSLOVACCHIA AIUTATO DA UN EX PARTIGIANO DELLA FRANCHI PIERO RACHETTO, COLLABORATORE DI SOGNO NEI PRIMI ANNI CINQUANTA ALL’EPOCA DEL MOVIMENTO “PACE E LIBERTA’ “.
A PRAGA DOTTI INCONTRA – TRA GLI ALTRI -UN ALTRO ELEMENTO RICERCATO IN ITALIA PERCHE’ RESPONSABILE DI ALCUNI DELITTI POLITICI COMMESSI DOPO LA GUERRA, OSSIA L’EX CAPO PARTIGIANO COMUNISTA FRANCESCO MORANINO.
DOPO QUALCHE TEMPO , INSABBIATA L’ INCHIESTA SULL’ ATTENTATO AL DIRETTORE DELLA FIAT, DOTTI RIENTRA A TORINO E DIVENTA UNO STRETTO COLLABORATORE DI EDGARDO SOGNO NEL MOVIMENTO E NELLA RIVISTA “PACE E LIBERTA’ “.
NEL 1958, CHIUSA QUESTA ESPERIENZA, DOTTI ENTRA NELLA REDAZIONE DI “COMUNITA’” LA RIVISTA DELL’OMONIMO MOVIMENTO POLITICO FONDATO DA ADRIANO OLIVETTI GIA’ COLLABORATORE DEL SOE.
DOPO QUALCHE TEMPO OLIVETTI GLI TROVA UN POSTO COME DIRETTORE DELLA TERRAZZA MARTINI DI MILANO, IL SALOTTO MONDANO DELLA CITTA’, INFATTI E’ QUI CHE LO RIABBRACCIA SOGNO AL RIENTRO DALLA BIRMANIA.
MA LA STORIA DI DOTTI RISERVA ALTRE SORPRESE.
GIA’ PERCHE’ , TRA LA TERRAZZA MARTINI E I COMITATI DI RESISTENZA DEMOCRATICA (FONDATI DA SOGNO PER LA LOTTA CONTRO IL PCI E I COMUNISTI) DOTTI SVOLGE UNA TERZA ATTIVITA’: SELEZIONA IL PERSONALE PER LE NEONATE BRIGATE ROSSE . E’ PROPRIO A LUI CHE MARA CAGOL- LA COMPAGNA DI RENATO CURCIO, COFONDATORE CON ALBERTO FRANCESCHINI DELLE BRIGATE ROSSE, CONSEGNA PERIODICAMENTE I QUESTIONARI COMPILATI DAGLI ASPIRANTI BRIGATISTI.
NE’ LEI, NE’ CURCIO E NE’ FRANCESCHINI SOSPETTANO NULLA. MA UN GIORNO DEL 1974 MARA CAGOL APRE IL CORRIERE DELLA SERA E QUASI STUPITA LEGGE IL NECROLOGIO CON L’ANNUNCIO DELLA MORTE DI DOTTI- DIRETTORE DELLA TERRAZZA MARTINI- FIRMATO DA EDGARDO SOGNO E DAGLI AMICI DELLA FRANCHI.
RESTANO SORPRESI E DUBBIOSI CHE SI TRATTI DEL DOTTI CONOSCIUTO DA LORO E PER DISSIPARE QUESTO DUBBIO FRANCESCHINI SI RECA AL CIMITERO. TROVATA LA TOMBA DI DOTTI STACCA LA FOTO PER POI MOSTRARLA A MARA CAGOL LA QUALE CONFERMERA’ CHE L’UOMO CHE SELEZIONAVA I BRIGATISTI E’ PROPRIO LUI.
NEGLI ANNI 1971/72 LONDRA SI INTERESSA DEL GRUPPO ERETICO COMUNISTI ITALIANI AVENDO DIVERSI INCONTRI CON LUCIANA CASTELLINA CHE E’ UNA DEI RESPONSABILI DEL GIORNALE DI ESTREMA SINISTRA “ IL MANIFESTO”.
IL DIPLOMATICO CON CUI PARLA ACCENNA ALLA POSSIBILITA’ CHE IL GRUPPO CONFLUISSE IN UN PARTITO RIVOLUZIONARIO.
E’ DAVVERO CURIOSO CHE L’INTELLIGENCE DEL GOVERNO DI SUA MAESTA’ TROVI PIU’ DIVERTENTE COLTIVARE POLITICI E INTELLETTUALI DELLA SINISTRA RIVOLUZIONARIA – ANTI PCI- ,PIUTTOSTO CHE TENTARE DI COMPRENDERE LO SFORZO CHE UN GIOVANE DIRIGENTE DEL PCI COME ENRICO BERLINGUER STA COMPIENDO PER EMANCIPARE IL PARTITO DALLA TUTELA DI MOSCA.
Enrico Berlinguer |
INFATTI , NEL 1973, IN BULGARIA MOSCA TENTO’ DI UCCIDERE BERLINGUER SIMULANDO UN INCIDENTE D’AUTO -MENTRE SI RECAVA ALL’AEROPORTO DI SOFIA – DOVE MORIRONO L’AUTISTA E L’ACCOMPAGNATORE MENTRE BERLINGUER USCI’ MIRACOLOSAMENTE ILLESO.
TORNANDO AGLI INCONTRI CON I DIPLOMATICI INGLESI, SARA’ FORSE CHE A METTERE LO ZAMPINO NELLE ECCELLENTI RELAZIONI TRA IL MANIFESTO E LONDRA E’ STATO GIANGI FELTRINELLI SOPRATTUTTO ALLA LUCE DEL CASO PASTERNAK E LA PUBBLICAZIONE DEL DOTTOR ZIVAGO GIUNTO A FELTRINELLI GRAZIE ALL’INTELLINCE INGLESE.
COSTUI E’ L’EDITORE CHE SI E’ SEMPRE MOSSO CON ESTREMA DISIVOLTURA TRA GLI AMBIENTI DELLA
RESISTENZA BIELLESE, DEL COMUNISMO PRAGHESE E DEI SALOTTI ANGLOFILI (GLI STESSI DI DOTTI).
EGLI E’ PIU’ CHE MAI IMMERSO NELLA CLANDESTINITA’. HA MOLTI SOLDI E UN PROGETTO POLITICO AMBIZIOSO: LA NASCITA DI UN PARTITO ARMATO DELLA SINISTRA RIVOLUZIONARIA ANTI BERLINGUERIANA.
E HA GIA’ INDIVIDUATO GLI INTERLOCUTORI PER IL SUO PIANO CON I QUALI E’ IN STRETTO CONTATTTO.
SONO LA COMPONENTE INSURREZIONALISTA DEL PCI , CHE FA CAPO A PIETRO SECCHIA E A FRANCESCO MORANINO, IL GRUPPO DE “ IL MANIFESTO” E LE NEOFORMAZIONI EXSTRAPARLAMENTARI OSSIA “POTERE OPERAIO”, “LOTTA CONTINUA” E LE “BRIGATE ROSSE”.
CON QUEST’ULTIMA ORGANIZZAZIONE I RAPPORTI SONO MOLTO STRETTI E SIMBIOTICI.
INFATTI FRANCESCHINI RACCONTERA’ CHE PROPRIO IN QUEL PERIODO LUI, RENATO CURCIO E FELTRINELLI SI INCONTRERANNO PERIODICAMENTE NEI GIARDINI DEL CASTELLO SFORZESCO DI MILANO PERCHE’ AVEVANO AFFIDATO A GIANGI IL COMPITO DI GESTIRE LE RELAZIONI INTERNAZIONALI DELLE BRIGATE ROSSE.
FELTRINELLI PERO’ NON HA AVUTO IL TEMPO E NE’ LA SODDISFAZIONE DI ASSISTERE ALLA REALIZZAZIONE DEL SUO AMBIZIOSO PROGETTO.
INFATTI, UNA NOTTE TRA IL 14 E IL 15 MARZO 1972, CERCA DI SABOTARE IL CONGRESSO DEL PCI CHE INIZIA PROPRIO IN QUEI GIORNI A MILANO E CHE ELEGGERA’ ENRICO BERLINGUER SEGRETARIO POLITICO.
NEL TENTATIVO DI FAR MANCARE LA CORRENTE ELETTRICA, FELTRINELLI SALE SU UN TRALICCIO DI SEGRATE PER MINARLO. MA, A CAUSA DEL TIMER DIFETTOSO, L’ ORDIGNO ESPLODE IN ANTICIPO E “OSVALDO” MUORE DILANIATO.
POCO DISTANTE DAL LUOGO DELL’ ATTENTATO C’E’ IL SUO FURGONE: SUL SEDILE POSTERIORE, UNA SACCA CON 300 MILIONI DI LIRE CHE FELTRINELLI AVREBBE DOVUTO PORTARE A ROMA E CONSEGNARE AD ALCUNI DIRIGENTI DEL MANIFESTO COME CONTRIBUTO ALLA CAMPAGNA ELETTORALE CHE SI SVOLGERA’ A MAGGIO 1972.
IN QUEGLI ANNI, LONDRA ERA SEMPRE PIU’ PREOCCUPATA PER L’ATTIVISMO DELLA POLITICA ESTERA ITALIANA.
Aldo MORO |
IN REALTA’ IL SUO BERSAGLIO E’ UNO SOLO: IL MINISTRO DEGLI ESTERI ALDO MORO.
E’ ALLA FARNESINA DAL 1969 ED E’ LUI IL MOTORE DELL’ATTIVISMO ITALIANO NEL MEDITERRANEO.
PROPRIO NEI PRIMI MESI DEL 1974, IN UN CLIMA DI ECCELLENTI RELAZIONI CON IL MONDO ARABO, MORO SIGLA IL PIU’ SEGRETO DEI SUOI PATTI, CHE SARA’ RIVELATO MOLTI DECENNI PIU’ TARDI CON IL NOME DI “ LODO MORO”.
CIOE’ UNA INTESA CON LE ORGANIZZAZIONI PALESTINESI DI ARAFAT VOLTA AD IMPEDIRE AZIONI TERRORISTICHE IN TERRITORIO ITALIANO, IN CAMBIO DI UNA SOSTANZIALE IMMUNITA’ PER IL TRAFFICO D’ARMI.
C’E’ TROPPA CARNE AL FUOCO , NELL’ITALIA DEI PRIMI MESI DEL 1974, E NON SOLO PER VIA DELLA POLITICA ESTERA MA ANCHE PER QUELLA INTERNA VISTI I RAPPORTI DI MORO CON BERLINGUER CHE AVREBBE DATO LUOGO DI LI A QUALCHE ANNO AL COMPROMESSO STORICO, SULLA BASE DEL PRINCIPIO MOROTEO DELLE “CONVERGENZE PARALLELE”.
ORBENE, TUTTO QUESTO FARA’ SCATENARE UNA REAZIONE DURA E INCONTROLLABILE .
INFATTI A GENNAIO DEL 1974 ARRIVANO ALL’AMBASCIATA INGLESE VOCI SULLA PREPARAZIONE DI UN COLPO DI STATO DA PARTE DELL’ESERCITO E DELL’ARMA DEI CARABINIERI.
IN EFFETTI TRA LA PRIMAVERA E L’ESTATE DI QUELL’ANNO SI STA PREPARANDO UN COMPLOTTO .
SE NE ACCORGE IL GOVERNO ITALIANO CHE, ATTRAVERSO IL MINISTRO DELLA DIFESA ANDREOTTI ED IL MINISTRO DELL’INTERNO TAVIANI, TRASMETTE AD UN GIOVANE GIUDICE ISTRUTTORE DI TORINO UN VOLUMINOSO DOSSIER SU EDGARDO SOGNO.
Luciano Violante |
IL MAGISTRATO E’ LUCIANO VIOLANTE – FUTURO PARLAMENTARE COMUNISTA DAL 1979 E PRESIDENTE DELLA CAMERA DEI DEPUTATI DAL 1996 AL 2001.
ASSIEME AL PM VINCENZO POCHETTINO, VIOLANTE INDAGA SUL GIRO DI AMICIZIE PIEMONTESI DELL’EX AMBASCIATORE IL CONTE DON EDGARDO PIETRO ANDREA SOGNO, RATA DEL VALLINO DI PONZONE, DIPLOMATICO, PARTIGIANO E MEDAGLIA D’ORO AL VALOR MILITARE, POLITICO LIBERALE, SCRITTORE, MILITARE E AGENTE SEGRETO.
NEI DOSSIER RICEVUTI DA ROMA C’E’ QUANTO BASTA PER ORDINARE L’ARRESTO DELL’EX AMBASCIATORE.
Il Presidente della Repubblica Giovanni Leone |
ESTROMETTENDO DALLA POLITICA SIA IL PARTITO COMUNISTA CHE IL MOVIMENTO SOCIALE, ESSENDO SOGNO ANTICOMUNISTA ED ANTIFASCISTA. INSIEME A SOGNO, QUINDI, FINISCONO SOTTO INCHIESTA LO STESSO PACCIARDI NONCHE’ ALCUNI UOMINI DELLA FRANCHI E ALCUNI MILITARI.
LE SAM SARANNO COINVOLTE ANCHE NELLA TERRIBILE STRAGE COMPIUTA IL 28 MAGGIO 1974 A BRESCIA IN PIAZZA DELLA LOGGIA.
NATURALMENTE INTORNO A SOGNO SCATTA UNA RETE PROTETTIVA IMPORTANTE PER BLOCCARE L’ INCHIESTA DI VIOLANTE E POCHETTINO, I QUALI SE ANDASSERO A FONDO SCOPRIREBBERO VERITA’ CHE – DATA LA GUERRA FREDDA- L’OPINIONE PUBBLICA NON DEVE CONOSCERE PER NESSUNA RAGIONE.
A COMINCIARE DAL RUOLO DEGLI INGLESI IN ITALIA E DELLA PRESENZA DI LORO QUINTE COLONNE SEGRETE NELLA POLITICA, NELL’ECONOMIA, NEI SINDACATI, NELL’INFORMAZIONE, NELLA CULTURA, NEGLI APPARATI DELLO STATO, NELLA DIPLOMAZIA E PERSINO NELLE ALTE GERARCHIE DELLA CHIESA.
L’INCHIESTA VIENE TRASFERITA A ROMA E, COM’ERA PREVEDIBILE, SI CONCLUSE CON IL PROSCIOGLIMENTO DI TUTTI GLI IMPUTATI.
IL PM POCHETTINO FINIRA’ NEL DIMENTICATOIO, VIOLANTE INVECE -DOPO L’ELEZONE ALLA CAMERA NEL 1979 – SARA’ PER MOLTI ANNI OGGETTO DI CAMPAGNE INFAMANTI ORCHESTRATE DA SOGNO E I SUOI AMICI.
MA A DISTANZA DI CIRCA 11 ANNI DAL CROLLO DEL MURO DI BERLINO , NELL’ANNO 2000, DOPO LA MORTE DI SOGNO, VIOLANTE AVRA’ LA SUA RIVINCITA ALLORCHE’ LA MONDADORI PUBBLICHERA’ LA VERITA’ DI SOGNO SUL GOLPE BIANCO, UN TESTAMENTO CON IL QUALE L’IMPUTATO AMMETTERA’ CHE VIOLANTE AVEVA RAGIONE NELL’ACCUSARLO DI AVER ORGANIZZATO UN GOLPE PER IMPEDIRE CHE I COMUNISTI ANDASSERO AL GOVERNO.
NON SOLO, MA FORNIRA’ TUTTI I DETTAGLI DEL PIANO, COMPRESA LA PRECISAZIONE DI AVER DISCUSSO DELLO STESSO CON MC CAFFERY CAPO SEI SERVIZI INGLESI E RAPPRESENTANTE DEL SOE IN SVIZZERA TRA IL 1941 E 1945.
AL GOLPE DI SOGNO DOVEVANO PRENDERE PARTE OLTRE AGLI ALTI GRADI DELLE FORZE ARMATE E DEI CARABINIERI, ANCHE TANTISSIMI UFFICIALI DI GRADO INFERIORE.
IN GRANDISSIMA PARTE GENTE CHE AVEVA SERVITO IL REGIME FASCISTA E LA RSI. TUTTI RICICLATI NEGLI APPARATI ITALIANI E BRITANNICI.
ERA UNA DELLE CONSEGUENZE DEL TRATTATO DI PACE DI PARIGI DEL 1947, IMPOSTO DAGLI INGLESI ALL’ ITALIA SCONFITTA DALLE POTENZE VINCITRICI DEL SECONDO CONFLITTO MONDIALE.
VIDEO: IL NOVECENTO UNA STORIA ANCORA IN CORSO DAL 1970 AL 1975
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