giovedì 28 novembre 2019

Cancro mammario -Chirurgia, Oncologia, Genetica

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“SENONLOSAI” - Aggiornamento terapia del cancro mammario -Chirurgia, Oncologia, Genetica. Questo il tema del convegno medico, organizzato dal Crispiano Medical Center di Tiziano Solito e dall'Università del tempo libero e   del sapere “Minerva”.

Sono intervenuti il dott. Aldo Capozza, specialista in Chirurgia generale, senologia, Malattie dell'apparato digerente e la dott.ssa Marianna Venturetti, dirigente sanitario Archimed srl Phd biotecnologie Milano.





Il dott. Capozza ha rassicurato le donne, dicendo che oggi è più facile sconfiggere il tumore al seno, data l'evoluzione della Medicina, ma è molto importante conoscere, per prevenire e combattere.

La donna deve stare attenta a eventuali mutamenti del seno e dei capezzoli. Anche in giovane età deve sottoporsi ai controlli, deve rivolgersi a un senologo ed eseguire, una volta all'anno, la mammografia e l'ecografia.

Una buona intesa tra il medico di base e un senologo di fiducia possono garantire una riduzione dei casi di tumore che, se affrontato in tempo, e con le dovute strategie, può addirittura essere abbattuto.

E' importante, però, seguire un certo stile di vita, come per esempio evitare l'abuso di carne grassa e rossa, tener presente l'obesità, la menopausa tardiva, il tessuto della biancheria intima, la vita sedentaria.

Molto importante è sapere se nella famiglia ci sono state persone colpite da tumore. La familiarità porta a una predisposizione genetica a contrarre il tumore mammario.

La conoscenza porta a una maggiore cura di se stessi, quindi ulteriori esami, come la risonanza, la micro istologia.

Nei casi più gravi si deve ricorrere all'intervento chirurgico, oggi sempre più rispettoso del bisogno della donna di non vedersi deturpata la propria femminilità.


La dott.ssa Venturetti ha ribadito la necessità di fare prevenzione, la migliore strategia perseguibile. Attraverso schemi e video ha aggiornato sui progressi della terapia del tumore mammario. Oggi è molto importante eseguire il test genetico, soprattutto nei casi di familiarità. Il tumore al seno rappresenta il 29% di tutte le neoplasie che colpiscono la popolazione femminile. Per un 75% la causa può essere lo stile di vita, l'ambiente in cui si vive e si opera, o altre concause, ma per il 25% si tratta di una trasmissione famigliare.

L'analisi genetica, il test genetico, è l'unica strada percorribile per la prevenzione dei tumori ereditari, le cui mutazioni costitutive si tramandano di generazione in generazione. Si eredita, ovviamente, la predisposizione alla trasmissione tumorale. Solo una diagnosi precoce aumenta il tasso di sopravvivenza al tumore.
                                                                       Silvia Laddomada


lunedì 18 novembre 2019

“Ponte interculturale tra Crispiano e Tarma (Perù)”

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TAPIA, LA CITTA' DEI FIORI





Questo il tema del significativo incontro con la signora Isabel Tapia, residente a Crispiano ma originaria di Tarma, città del Perù, capoluogo dell'omonima provincia, nella regione Junin, tra le catene delle Ande, a 3000 metri di altitudine.

Crispiano è gemellata con questa città dal 20 settembrre2019.

Attraverso dei video la signora Isabel, presidente dell'Associazione culturale “Ritmo, color y sabor”, attiva a Crispiano ( che si propone di far conoscere e insegnare i balli, le tradizioni e la gastronomia sudamericana), ha illustrato alcune caratteristiche di questa città peruviana, il suo paesaggio, il suo clima fresco, l'interesse per la flora, soprattutto la coltivazione di tante varietà di fiori, con cui si realizzano, nella settimana santa, stupendi e variegati tappeti su strada.

Tarma ha un'agricoltura fiorente, è considerata la capitale della patata, coltivata nelle sue molteplici varietà.


Altre immagini hanno consentito di conoscere le attività artigianali, le feste religiose (cattoliche), il folclore, la musica. 

La signora Tapia ha anche presentato un progetto della sua associazione, finalizzato a promuovere l'integrazione tra la Puglia e la regione Junin, rafforzare i legami culturali ed economici tra Perù e Italia, avvalendosi della collaborazione di Enti locali, di Associazioni e del Consolato peruviano.

In particolare, facendo seguito al festival musicale presentato a Crispiano nell'estate 2019, l'Associazione mira a rafforzare la collaborazione con la Provincia di Taranto e la Regione Puglia, per organizzare un festival musicale internazionale, con Crispiano, comune capofila.

Isabel ha osservato che l'individualismo che caratterizza le nostre associazioni, impedisce di fare gruppo, mentre sarebbe necessaria una sinergia e una volontà comune di imparare e arricchirsi culturalmente a vicenda. Nel Perù c'è l'entusiasmo a non perdere il proprio patrimonio culturale, le proprie tradizioni, a trasmetterli alle nuove generazioni e a proiettare all'esterno un'immagine positiva del proprio Paese.

                                                                      Silvia Laddomada 




giovedì 14 novembre 2019

Giuseppe CESARIO-Un uomo, un poeta, un gigante.

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SALA CONSILIARE CRISPIANO

di Silvia Laddomada

Nell'ambito delle celebrazioni del centenario dell'autonomia di Crispiano, l'Associazione “Idee in movimento”, presieduta da Chiara Lodeserto, ha organizzato una serata-ricordo di un grande cittadino di Crispiano, Giuseppe Cesario, sindaco del paese dal 3 luglio 1944 al 30 settembre 1945. Erano presenti le figlie Addolorata, Flaminia, Gina e i nipoti. Il “poeta contadino”, primo cittadino di Crispiano alla fine della seconda guerra mondiale. Autodidatta, amante della conoscenza, viene ricordato per la sua saggezza ed equilibrio, esempio luminoso per la famiglia e per quanti lo hanno conosciuto. Una figura significativa nella storia di Crispiano. Giuseppe Bennardi, Anna Sgobbio e Maria Tagliente, che lo hanno frequentato a vario titolo, hanno portato la loro testimonianza. Bennardi lo ha definito un socialista riformista e liberale, che guardava molto lontano. 

Fondò a Crispiano la prima sezione del Partito Socialista, comportandosi sempre in modo coerente con gli ideali della Sinistra, e facendo della difesa dei deboli, della ricerca di giustizia e libertà, le ragioni della sua vita. Cercava di interpretare le istanze del popolo e con equilibrio, nei contrasti politici, interrogava la sua coscienza, per trarre dalle situazioni il meglio per il popolo. Sempre pronto ad ascoltare e capire le ragioni dell'altro, a rispettare la dignità di ciascuno, ad accettare le scelte politiche della maggioranza democristiana, come quando nel 1951, dai banchi dell'opposizione, appoggiò la proposta di intitolare una strada del paese a De Gasperi, pur avendo avuto un rifiuto alla sua proposta di intitolare un'altra strada a Matteotti. 

L'essere di sinistra, nel '45, non gli impedì di farsi portavoce, come sindaco, della richiesta di mons. Caforio presso il vescovo Bennardi e presso il papa Pio XII, di proclamare la Madonna della Neve, protettrice di Crispiano. Il 5 agosto 1945 fu lui a porgere la chiave simbolica del paese al Vescovo , che la depose tra le dita della bellissima statua. Ma non fu possibile apporre una targa, sulla parete della Chiesa, che ricordasse l'evento. Per mancanza di risorse finanziarie dell'Amministrazione comunale. Anna Sgobbio ha evidenziato la figura del letterato: un uomo che amava leggere, pensare, raccontare, narrare le vicende della sua vita in America da emigrante, della sua famiglia, della sua campagna, della sua esperienza politica. 

Un patrimonio di idee scritte su fogli, idee sostenute con forza e passione, che Sgobbio ha trascritto, seguendolo nella sua narrazione e ammirando questo papà ideale, quest'uomo che pensava come un giovane, ricco di ideali, che non amava una vita banale, che voleva incidere nella realtà, che voleva lasciare un segno tangibile della sua presenza, un'eredità da trasmettere alle figlie, ai nipoti. “Se non hai un'identità, sei una foglia, caduta per il vento, una cosa, non rimane segno”. Maria Tagliente ha ricordato l'attività di sindacalista di Cesario. Fu lui ad organizzare a Crispiano, nel 1920, nella sede del partito socialista, la prima Camera del Lavoro, di cui era dirigente. Era il periodo in cui i socialisti difendevano i braccianti e i fascisti difendevano gli agrari.

Ci fu una rissa, una sparatoria, la Camera del Lavoro chiuse i battenti, gli attivisti si dispersero, alcuni confluirono nelle file dei fascisti, altri emigrarono. Cesario emigrò in America. Al ritorno, nel 1931, continuò con coerenza, a militare nel Partito Socialista e a difendere i lavoratori, dichiarando la sua ostilità al fascismo e alla guerra. Tagliente, entrata nella Camera del Lavoro nel 1976, fu sua collaboratrice. Grazie al sostegno intellettuale di Cesario, intraprese la sua azione a difesa dei braccianti, entrò nella Forestale, facilitò la partecipazione delle donne braccianti al corso delle 150 ore, per il conseguimento del diploma di terza media. Trascrisse “La storia del sindacalismo a Crispiano”, mettendo insieme i fogli dove Cesario annotava i suoi racconti, rimanendo stupita per la fluidità del linguaggio e per la sua vivacità intellettuale. Le nipoti Antonella Semeraro, Donatella Luccarelli e la figlia Gina hanno letto alcune poesie, raccolte nel libro “Lucciole nel buio”.