venerdì 3 aprile 2020

Il nostro contributo alla lotta al coronavirus

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Intervento del dott. Aldo Capozza, specialista in Chirurgia generale

Il mio contributo a questa emergenza sanitaria che tutto il nostro paese sta vivendo.

Ci sono molti specialisti capaci di darci le notizie precise che tutti desideriamo. Questa sera vorrei dare il mio contributo a questa emergenza sanitaria che tutto il nostro paese sta vivendo.
dobbiamo capire tutti che ci sono delle norme a cui dobbiamo scrupolosamente attenerci. Regole che ci aiutano a superare questo momento
A cosa serve stare in casa.
Immaginate un capitano che ha un plotone di soldati che devono salvaguardare una fortezza, ma sono privi di armi e sono attaccati da un nemico crudele. Il capitano dice "nascondiamoci, perchè dobbiamo impedire che questo nemico possa attaccarci e così raggiungiamo due vantaggi importanti: il primo é che il nemico, non vedendoci, si stanchi di stare a guardare e se ne va; il secondo é che il buon capitano ha chiamato i soccorsi e sta aspettando altri soldati che sono con armi pronte a fronteggiare il nemico.
Questo non é vigliaccheria, ma strategia militare.
Questo noi facciamo, l'unica arma che noi abbiamo é toglierci di mezzo, nasconderci, perchè il nemico é talmente vigliacco che usa il nostro corpo, le nostre gambe per spostarsi.
E' difficile, capisco che é pesante. Molti amici e pazienti mi dicono che Tizio o Caio in tv ha detto che non ha difficoltà, Giustamente, con una casa di 300-400 metri quadri, è più facile adattarsi, ma non per chi ha un appartamento di 70 metri, nel quale deve convivere con moglie, figli, suocera.
Io non amo molto questi messaggi dei personaggi del mondo dello spettacolo, preferisco il messaggio di un comune mortale come me. Io vivo in una casa media con mia moglie e le mie due figlie e un gatto.
Non abbandonate gli animali, perché essi non portano infezioni; é peccato abbandonarli ma teneteli in casa. Io stesso che mi sposto per lavoro, ho raccolto per strada un gatto abbandonato che si é avvicinato appena mi ha visto. L'ho portato nella mia campagna, affidandolo ad una famiglia che ci abita.
E' importante stare in casa, dedicarsi a qualcosa, e capisco, sembra che stiamo agli arresti domiciliari, ma non é così. Stiamo prendendo energia, stiamo guadagnando tempo, per attaccare questo nemico, per riprenderci la nostra vita.
Lasciamo perdere quelli che dicono "siamo partiti tardi". Queste cose le potremo dire quando avremo vinto questa dura guerra, poi vedremo cosa fare, per affrontare il domani.
Oggi, lasciamo perdere, abbiamo capito che questa é la strada giusta.
Le ultime notizie arrivate pochi minuti fa, da tre giorni la salita é rallentata, certo ci sono dei morti, ma é il prezzo che stiamo pagando in questa guerra.
E' aumentato il numero di persone guarite. Lo so é una sconfitta per i medici, ci addolora sapere che tanti sono morti. Ma io non smetterò mai di ringraziare tanti medici, infermieri che stanno combattendo in prima linea. Io non voglio dimenticare tutto il resto, persone che lavorano in altri settori, che portano avanti insieme la situazione, come l'elettricista, il tecnico, l'esercito; persone che aiutano questi medici.
C'é questa infezione che sta sterminando un'intera popolazione ma non dimentichiamo, però non dimentichiamo che ci sono altre patologie. Come chirurgo, io continuo ad operare. Non possiamo abbandonare persone che hanno neoplasie, stringiamo i denti e si continua a lavorare, non come prima, ci siamo spostati in un'altra struttura.
Altro problema che riguarda lo stare a casa. rispettare le norme igieniche. C'è gente qualificata deve dirlo, non la gente dello spettacolo. Non é corretto. Lavarsi le mani é importante, non necessariamente con alcool a varechina, basta un buon sapone. La frutta é da sciacquare. Nel mercato viene toccata, ora per fortuna non più. Per precauzione occorre lavare la frutta e poi lavarsi le mani. Lasciare le scarpe fuori casa, perchè sul pavimento i bambini giocano e mettono in bocca quello che cade. Munirsi di pantofole,o andare scalzi, ne guadagna la postura.
No footing dieci volte al giorno, ma per il cane, la passeggiata 3 volte al giorno é sufficiente.
Invece si esce 5 volte per due ore alla volta. Ho litigato con due signori, che con i cani chiacchieravano per ore.
Sono importanti le attività sportive, ma di punto in bianco tutti sono diventati sportivi. Ai supermercati, file enormi, la gente esce con sacchi di farina, borsoni con pasta, siamo più prudenti, evitiamo i contatti.
Io sto in casa, si dice, e poi si va a casa dei condomini, si deve stare con la propria famiglia. Stare in ambienti stretti può anche permettere di conoscersi meglio, magari si litiga, ma ricordiamo che ci stiamo giocando la vita, questo é importante.
Non mi interessa se personalmente ho appeso al chiodo la bicicletta, non vado in campagna, sto salvando la mia vita e quella della mia famiglia. Non condivido il discorso di chi dice che avendo 90 anni non gli interessa più di morire. Sta sbagliando, della sua vita é padrone lui, ma potrebbe contagiare gli altri, se continua a circolare liberamente.
Far capire a tutti che, rimanendo a casa, potranno dire domani, di aver aiutato quei medici che lontano da noi, stanno lottando per salvare altre vite.
Abbiamo sentito che molti medici sono stati aggrediti, qualche mese fa, in ospedali, in pronto soccorso, da persone incoscienti.
Alla luce di quello che succede oggi, se i medici non ci fossero, cosa sarebbe successo?
Allora i medici sono importanti!
Si dice che un medico ha sbagliato, diceva il mio maestro che chi non sbaglia é chi non fa niente. Purtroppo un errore ci può essere, bisogna avere la capacità di riparare l'errore che si fa, i medici sono umani e possono sbagliare.
Perciò prima di scaraventarsi contro i medici, pensateci; adesso perchè non lo fate?
Chiedete "aiutateci" a quelli che sono stati malmenati. Si sta lottando. Abbiamo visto le forme delle mascherine sul viso degli operatori sanitari. Anch'io la porto nei miei interventi, ma dopo 5-6 ore la tolgo, i pochi segni lasciati scompaiono.
Quelli manterranno quei segni per parecchio tempo. E' importante capire che dobbiamo stare in casa, perché aiutiamo quel medico.
Nel mio piccolo ci sono anch'io. Quando un paziente muore, per un medico é un fallimento.
Nella mia opera di chirurgo, ho visto con altri colleghi, tante patologie, ma non abbiamo mai avuto paura, perché avevano le armi per poter cambiare e guarire quel paziente.
Ora non abbiamo le armi, l'unica arma é quella che chiediamo a tutti: rimanete a casa, seguendo queste piccole norme.
Certo stiamo male, però siamo vivi. Consolatevi, sapendo che c'é un inizio ma c'é anche una fine.
Un grandissimo medico di malattie infettive ha detto poco fa una cosa intelligente, ci sarà la fine e arriveremo alla fine, non so quanti di noi arriveranno.
Facciamo in modo che tutti noi dobbiamo arrivarci, stiamo sentendo tutti che stiamo raggiungendo traguardi con farmaci, con vaccini. Ma non illudiamoci.
Vi chiedo di seguire trasmissioni di carattere scientifico; la gente di spettacolo faccia spettacolo, lasciamo che siano gli esperti a dare notizie.
Noi del nord, loro del sud, come dicono persone dello spettacolo. Cambiate canale; almeno si giustificassero o chiedessero scusa. Siamo italiani, dobbiamo lottare. Oggi hanno bisogno le regioni del nord, domani potrebbero avere bisogno quelle del sud.
Lasciamo perdere, andiamo avanti. Siamo orgogliosi di essere meridionali, nel mio piccolo sono meridionale, faccio il mio lavoro, non mi interessa. Le competizioni e le distinzioni lasciamole ai
campi di calcetto. Diamoci tutti un aiuto.
Anche il Vaticano dia un aiuto concreto, lasciamo perdere se il Governo fa bene o male, se il Parlamento si riunisce o meno. Non ci interessa.
Stiamo ottenendo qualcosa? Continuiamo su questa strada. Domani, fra un giorno, fra un mese saremo ben felici, servirà a farci capire i medici. Io lavoro con tutti voi, sono un chirurgo come medico, ho imposto a tutti di stare a casa, si deve sconfiggere quel nemico. Basta con o trucchi o trucchetti, fare la spesa, portare il cane, fare quello e poi questo. Non é dignitoso che un vigile, un poliziotto debba dirci di stare a casa, siamo adulti e lo dobbiamo capire da soli, non sono loro a doverci fare la morale, non siamo bimbi, abbiamo la nostra dignità, finora siamo stati liberi, ora dobbiamo riprendercela la nostra libertà.
I nostri padri hanno fatto la guerra, noi siamo in guerra, dobbiamo vincerla non piangendo o rimpiangendo, vedremo dopo cosa non ha funzionato. Non é rabbia, voglio solo dire che, come un giardiniere vede la pianta che sta male e sta male anche lui, anche i medici stanno male quando gli si chiede aiuto. Si stanno facendo sperimentazioni, ci vuole tempo. I vaccini, i farmaci, la gente ora chiede. Quando mai ci siamo interessati di come va la ricerca? Ora ci preoccupiamo? Oggi i i medici stanno facendo miracoli per darci un farmaco.
Purtroppo ci sono i passaggi da fare, bisogna essere sicuri che alcuni farmaci possono farci guarire dal virus, ma potrebbero comportare effetti collaterali e altro. Bisogna essere sicuri dell'effetto reale. E' difficile arrivare a conclusione, dobbiamo solo alleggerire il lavoro di chi vuole farci uscire dalla gabbia.
Invece di andare a fare la visita al vicino, usiamo i messaggi telefonici, si chiacchiera anche così.
Prima o poi torneremo alle nostre attività, vi prego non fate i furbi.
Rilassatevi cercando vecchi film, non guardiamo sempre i dati, seguiamo qualche trasmissione scientifica, basta un solo telegiornale, é inutile seguire su tutti i canali.
La Chiesa si deve interessare di chi sta male, ammiro i cappuccini che al cimitero assistono quelle famiglie che non possono salutare i cari che sono morti. Non dobbiamo più vedere carri militari pieni di bare. Restiamo a casa.

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