Sala Consiliare Crispiano:
Inaugurazione anno accademico 2018-2019 Università "Minerva".
Nella foto:(da six) - il sindaco Luca Lopomo, l'assessore Aurora Bagnalasta, il relatore Michele Cristella e la direttrice dell'Università Silvia Rosa Laddomada.
Relazione
all’inaugurazione di
“Minerva
Associazione di Volontariato
Università
del tempo libero e del sapere”
Stare
insieme:
dare
uno e ricevere cento
La
circolarità del dono
Michele Cristella
Buona sera
Permettetemi
una considerazione personale. Non so quanti, ma certamente alcuni di
voi hanno ripetuto la domanda di don Abbondio a se stesso: chi è
questo Michele Cristella? Da dove sbuca?
Un
po’ di millenni fa, il tempo passa a millenni, Silvia raccontava
sul Corriere del giorno i giorni di Crispiano ed io li titolavo e
impaginavo. E spesso mi chiedevo come una professoressa, a sera,
talvolta anche a tarda sera, con la testa ingombra delle baraonde
studentesche, avesse ancora la lucidità di scrivere un articolo
compiuto e preciso.
Poi
conobbi il marito Michele e seppi che la espressiva e felice
definizione di Crispiano come “Il paese delle cento masserie”
fosse sua e in me lo ammirai perché né aveva chiesto i diritti
d’autore, né se ne vantava.
Poi
l’evolversi della vita interruppe le nostre telefonate; ma da un
comune amico, Nunzio Tria, anch’egli, con le sue poesie, maestro di
penna, Silvia seppe che presiedevo, pro tempore, un’associazione di
e per anziani, che era anche una sua intenzione e mi ha chiesto di
esporre la mia esperienza e le mie considerazioni.
L’associazione
che presiedo si chiama Utep (Università territoriale per
l’educazione permanente) ed è un filone della Cgil, ma apolitica,
pensata 30 anni fa dal segretario Bruno Trentin, che aveva visto in
anticipo la situazione d’oggi, in cui gli anziani sarebbero
diventati più numerosi dei giovani, con molto tempo libero, molta
efficienza e la testa pensante.
Allora
vigeva una eloquente immagine circa gli anziani: dare sì più anni
alla vita, ma soprattutto più vita agli anni. Gli anni della vita
sono aumentati grazie all’igiene, alla medicina, all’istruzione,
alla consapevolezza dello scorrere del tempo e alla molteplicità
degli interessi. Ed oggi ci troviamo un’anzianità che non è
vecchiaia. Potremmo dire che è un’adultità più saggia, quindi
più lungimirante e più prudente, che sta a suo agio fin negli
ottanta. Per usare una distinzione latina: abbiamo saltato la
senectus, cioè la vecchiaia consapevole, per entrare poi nella
vetustas, quando ci sorprenderà una qualche inabilità.
E
dunque questi anziani siamo una forza sociale. Fino a qualche tempo
fa l’anziano aveva un rispetto sacrale, gli si riconosceva la
sapienza dell’esperienza. Poi, quando il divario generazionale
divenne molto ampio, è stato trattato da residuato. Ora, però,
l’anziano, non solo in Italia, è latore di due poteri decisivi:
lucidità mentale e soldi, entrambi indispensabili perché gli
odierni adulti sono frastornati dal consumismo e perché per i
giovani il soldo è insufficiente rispetto alle offerte per una vita
beata, ai tempi della giovinezza di molti di noi, da vitelloni.
Quindi,
oggi il mestiere principale degli anziani è quello di baby sitter e
finanziatori dei nipoti adolescenti e spesso ancora di figli. Molti
frequentano i social, cioè sono al passo con i tempi. Molti ex
artigiani continuano a lavorare. E così molti liberi professionisti.
Siamo, gli anziani, una risorsa, anzi una miniera da cui la società
può attingere tutto l’occorrente. Ma…
Ma
non dobbiamo estraniarci, e farci estraniare, nel nostro piccolo
giardino. I nostri muscoli, il principale dei quali è il cervello,
rallentano; occorre, quindi tenerli in costante allenamento. Con
passeggiate, fisiche e mentali, nelle strade e con la comprensione
degli eventi piccoli e grandi. È facile camminare nel nostro
paesello, ma oggi anche il mondo è un villaggio, chiamato globale da
Marshall McLuhan, studioso delle comunicazioni di massa. E, vi dirò,
lo era anche prima, quando uno scrittore latino, Rutilio Namanziano,
disse che Roma aveva trasformato in mondo ciò che prima era una
città.
Le associazioni come la nostra sono tanti piccoli villaggi globali.
Vi
porto l’esperienza dell’associazione che presiedo da sei anni, ma
che quest’anno ha festeggiato il suo 18 anno. Un’associazione che
raggiunga questo traguardo è un’associazione in ottima salute, e
di lungo avvenire.
Un
breve cenno dovuto all’organizzazione: l’associazione deve darsi
una sua propria dirigenza: presidenza e vice presidenza, direttore
dei corsi, chi coordini le lezioni, tesoriere, consiglieri, fatta di
volontari per lo più pregati di dedicare il loro tempo
all’associazione. E, se possibile, un mecenate, oggi detto sponsor,
noi ne abbiamo uno, alquanto generoso. È molto importante la
corresponsabilizzazione nello svolgimento dei compiti di ciascuno. La
linea guida dev’essere che tutta la dirigenza deve saper fare
tutto, in modo da non avere vuoti di gestione.
Il dott. Cristella con Laddomada |
Sono
tutte materie di conversazione, fra docenti e discenti e di abilità
per gli allievi.
Il
valore della conversazione aperta l’ha definito meglio di tutti San
Tommaso d’Aquino: circulus et calamus fecerunt me doctorem, cioè
lo studio e la conversazione mi hanno fatto dottore. E le nostre
associazioni hanno un di più della conversazione: hanno la
possibilità di stare insieme in aula, a cena, in un pullman e in
luoghi sconosciuti: usiamo le cene prefestive, per festeggiare come
famiglia allargata, ma molto allargata, un evento sociale e religioso
e usiamo il turismo didattico, anche questo con pranzo insieme.
Natale, Pasqua e chiusura d’anno vengono festeggiati con dolciumi
fatti in casa, e anche qualche limoncello casalingo. E compleanni e
onomastici con una guantiera di dolcetti e due o tre bottiglie di
spumante. E per l’8 marzo le nostre docenti ci raccontano di donne
benefattrici dell’umanità.
In seconda fila il dott. Franco Presicci "inviato speciale di Minerva News" |
Mi piace ricordare due nostri momenti-clou: il 18 compleanno
dell’Associazione, festa e pienone; e l’incontro con il vescovo
di Castellaneta, Claaudio Maniago: oggi, ormai, soltanto i vescovi
sono i dirigenti sociali in grado di assolvere con dignità al loro
compito.
Nulla
lega persone estranee fra loro più del condividere spazi e
necessità, legame che si trasforma in amicizia e in solidarietà fra
i soci e dei soci verso il resto del paese e del paese che si gloria
della nostra presenza.
Nell’avviarmi
alla conclusione una confessione. Queste parole devono molto
all’antica dea alla quale avete voluto dedicare la vostra
associazione: Minerva, la dea con la lancia, cioè il sapere non con,
ma come arma. Il sapere come capacità di scelta e come dissuasione,
difesa inespugnabile per i troppi ciarlatani in circolazione.
Infine
una confessione. Qualche settimana fa ho concluso la mia prolusione
all’inaugurazione del 19° anno della nostra Utep con questo
pensiero: Il nostro stare insieme è un dono ricambiato: noi dobbiamo
essere orgogliosi e gelosi del nostro stare insieme perché siamo
tutti debitori di tutti: ciascuno di noi dà uno, cioè se stesso, e
riceve 50, cioè la conoscenza e l’amicizia di tutti gli altri.
Questo
pensiero sembra la scoperta dell’acqua calda, è un pensiero
semplice e visibile, iconico dicono quelli che parlano difficile. E
in ciò consiste la sua profondità. È sì un pensiero semplice, ma
io ho impiegato sei anni di presidenza, cioè di immedesimazione con
l’associazione, per vederlo e definirlo. E goderne.
L’associazione,
dunque, circolarità del dono.
Grazie
del vostro cortese e paziente ascolto.
Crispiano,
30/10/2018
LA PRESENTAZIONE DELLA DIRETTRICE PROF.SSA SILVIA LADDOMADA
buona
sera a tutti. Ringrazio il sindaco Luca Lopomo per la presenza e per
l'ospitalità offertaci nella sala consiliare; ringrazio l'assessore
alla cultura e servizi sociali Aurora Bagnalasta per la sua gentile
disponibilità nei nostri confronti.
Io
sono la direttrice dell'università del sapere e del tempo libero,
un'università popolare, che opera all'interno dell'Associazione di
volontariato Minerva.
Qui
con noi il prof. Michele Cristella, presidente dell'Università
territoriale di educazione permanente di Laterza, accompagnato dalla
direttrice dei corsi universitari e da altri responsabili della
stessa Università.
Il
prof. Cristella é anche giornalista ed é una persona di grande
valenza culturale nella nostra provincia ionica.
La
nostra Università inizia quest'anno il quinto anno di attività
culturale.
Il
nostro obiettivo non é l'organizzazione di corsi; il paese é pieno
di corsi, organizzati da Associazioni, Parrocchie, enti sociali.
Noi
miriamo alla promozione culturale, attraverso percorsi disciplinari,
aperti ad ogni settore del sapere.
Personalmente
avevo da tanto tempo coltivato in me il desiderio di promuovere, sul
territorio, un centro di informazione culturale, auspicando di
coinvolgere in questa accademia studiosi ed educatori, pronti ad
offrire le proprie competenze e la propria cultura al servizio della
comunità, offrendo valide occasioni per socializzare, ma
soprattutto per offrire un proficuo confronto culturale tra maestri
e allievi, per sederci tutti al banchetto del sapere, come dice il
sommo poeta Dante nel suo Convivio.
Un
po' di memoria storica.
Già
con l'Amministrazione Laddomada ci si era attivati per la
istituzione, all'interno delle attività della Biblioteca Natale, di
una università popolare.
La
proposta ricevette il consenso unanime del Consiglio comunale. La
delibera del 5 aprile 2013 non é stata però attuata.
Nell'estate
del 2014, alle 10 collaboratrici, impegnate nella Biblioteca, non fu
più rinnovata la convenzione, per volontà dell'amministrazione
Ippolito, subentrata a quella di Laddomada.
Di
conseguenza, d'accordo con tutte loro, abbiamo concretizzato
l'istituzione dell'associazione di volontariato Minerva, che si
occupa dei ragazzi fino alle scuole elementari, ed offre loro momenti
ludici, laboratori, escursioni, feste con famiglie, e assistenza ai
compiti scolastici.
Agli
adulti ci siamo proposti di offrire l'esperienza di una università
popolare, una novità per Crispiano, che intende così proseguire
l'opera meritoria, di promozione culturale, già validamente condotta
per decenni dalla Biblioteca Natale.
Saluto
ancora tutti i presenti, e in particolare l'amico Franco Presicci,
che vive a Milano, già redattore del quotidiano "Il Giorno",
che in questi anni collabora con minerva, pubblicando i suoi articoli
sul sito Minerva news.
Saluto
anche Nunzio Tria, noto poeta d'Avanguardia, e attuale tutor del
gruppo teatrale dell'università di Laterza.
Chi
volesse sapere qualcosa in più di noi ci trova su facebook: Minerva
Crispiano e sul sito online wwwassociazioneminerva.org
L'articolo di Franco Presicci sulla cerimonia di inaugurazione alla quale è intervenuto il dott. Michele Cristella è stato pubblicato su questo stesso sito alla voce "Minerva news" (Libro aperto).
L'articolo di Franco Presicci sulla cerimonia di inaugurazione alla quale è intervenuto il dott. Michele Cristella è stato pubblicato su questo stesso sito alla voce "Minerva news" (Libro aperto).
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