Andrà tutto bene, Enza con un arcobaleno, Maria Vita con un cuore italiano abbracciato da due bimbi, Ninetta con una scritta sulla sabbia. La nostra parola d'ordine in questi giorni. Fa sorridere sempre con il suo umorismo Angelo "la panda é mia!". Riaccoppiare le calze spaiate come dice Maria Vita, può essere una delle cose da fare. La verità é che in questo periodo la priorità é fermare con ogni mezzo la diffusione del virus.
Seguiamo tutti i consigli che ci vengono dati. Come ci dicono, più sacrifici facciamo ora, prima ci liberiamo. Almeno lo speriamo... Ma una cosa forse abbiamo capito: la pandemia, cioè l'epidemia diffusa in tutto il mondo, ha dato a tutti la percezione che apparteniamo a un'unica specie, la specie umana, al di là dei colori della pelle. Siamo un'unica tribù impiantata sulla terra. Le tante ordinanze ci costringono a cambiare stile di vita, a fare l'esperienza della distanza, della solitudine, dello stare in casa. Teniamoci in contatto con i social allora, e a casa inventiamoci un hobby, valorizziamo il calore della famiglia, stacchiamo la spina dalla vita frenetica che fino a qualche mese fa ci stressava. Noi di Minerva in teoria siamo più di 80 persone, molti sono simpatizzanti, silenziosi e assenti. Per continuare a sentirci, proviamo a comunicare attraverso facebook, tutti potranno farlo. Penso che, anno bisesto, anno funesto, non sia solo un proverbio che già i nostri nonni citavano, ma ha delle mezze verità. Intanto l'anno 2020. Ho letto qualcosa sul quotidiano "Il Messaggero" e voglio condividerla con voi; una curiosità linguistica, ma anche matematica ed enigmistica. Il 2 febbraio di quest'anno é stato uno dei rari casi in cui i numeri che compongono la data hanno lo stesso significato anche letto al contrario. Infatti se scriviamo 02-02-2020 (2 febbraio 2020), e leggiamo al contrario, abbiamo lo stesso significato. E' stata una data palindroma, un termine greco che significa che una sequenza di caratteri letta al contrario rimane invariata. Un semplice esempio? Il nome Anna, il numero otto oppure la frase: "i topi non avevano nipoti", si legge anche al contrario. In 10.000 anni i giorni palindromi sono stati 366.
La prossima data sarà il 29 febbraio 2092: 29-02-2092. I palindromi hanno una lunga storia. I primi palindromi sono stati trovati come graffiti a Ercolano, parliamo del 70 dopo Cristo. Ma addirittura nel terzo secolo avanti Cristo, i palindromi erano presenti nei versi del poeta Greco Sòtade, rappresentante della poesia licenziosa e satirica del tempo. Dalla notte dei tempi l'uomo si affida ai numeri e alle lettere per codificare, per dare un ordine sistematico al mondo e leggere la realtà. Quando apparvero i primi esempi di palindromi nel Medioevo, molti gli attribuivano un significato mistico, persino un'ascendenza diabolica. Nel corso dei secoli, i poeti hanno usato i palindromi per dimostrare il proprio estro, come il poeta francese Guillaume Apollinaire, sostenitore del Futurismo e della pittura metafisica. Col tempo hanno perso la sfumatura cabalistica, mistica, misteriosa, per diventare un gioco per matematici e linguisti. Comunque matematica a parte, i palindromi alimentano la fantasia. Sarebbe bello se potessimo vivere la vita al diritto e al rovescio, se potessimo arrivare in fondo e poi tornare indietro, magari per poterci rimangiare l'ultima parola detta. Molti però hanno una paura immaginaria dei palindromi. Questa paura si chiama aibofobia, che, se fate attenzione, é un palindromo. E ora passiamo a un'altra curiosità ( da Avvenire). Febbraio non solo ha avuto una giornata palindroma, ma anche 29 giorni, un giorno in più. Per questo parliamo di anno bisestile. Sul piano astronomico il pianeta Terra impiega 365 giorni e 6 ore per fare un giro completo intorno al sole, mentre nel nostro calendario contiamo 365 giorni. Questa differenza, apparentemente insignificante, può rompere la corrispondenza tra i mesi e le stagioni. Si può rimediare aggiungendo un giorno al calendario. L'idea l'ha avuta Giulio Cesare, nel 46 a.C., che inserì ogni 4 anni, 24 ore in più, esattamente dopo il 24 febbraio, che per i Romani era il sesto giorno prima dell'inizio di marzo. quindi due volte sesto giorno: "bis sexto die", cioè per la sconda volta sesto giorno, quindi anno bi-sestile. Ma venivano fuori molti anni bisestili, quindi il calendario umano non coincideva con quello solare. Nel 1582 il papa Gregorio XXXIII stabilì un nuovo calendario, che noi oggi usiamo, e cioè il calendario gregoriano. L'anno bisestile ricade solo negli anni in cui le ultime due cifre sono divisibili per quattro. In quell'anno però saltarono 10 giorni, i giorni compresi tra il 5 e il 14 ottobre furono cancellati. la sera del 4 ottobre la gente andò a dormirte e si svegliò che era già il 15 ottobre. Tutto questo per riportare l'equinozio di primavera al 21 marzo. Questa la spiegazione scientifica, ma qualche piccolo ritardo o anticipo, si accumula sempre. Passiamo ora alle stranezze. Una data speciale, per chi nasce in questo giorno, una sfortuna o una vera fortuna?. Si calcola che nel mondo 5 milioni di persone festeggiano il compleanno ogni 4 anni, mentre negli anni normali, spengono le candeline o il 28 febbraio o il 1 marzo. Si dice che invecchiano più lentamente. Ma un giorno in più non é l'unica stranezza degli anni bisestili. Diverse tradizioni, leggende, e anche superstizioni sono legate a questi anni. Nel passato lontano tutto ciò che allontanava l'uomo dalle abitudini conosciute era considerata una stranezza, perchè non si sapeva cosa potesse provocare. Circolavano molti pregiudizi, era diffusa la convinzione che l'anno di 366 giorni fosse un anno sfortunato. In Italia diciamo "anno bisesto, anno funesto", oppure "anno bisesto, tutte le cose van di traverso", o ancora "anno bisesto, che passi presto". La scienza non c'entra. Ma ricordiamo che presso i Romani il mese di febbraio era dedicato al ricordo dei morti, aumentare il numero dei giorni era considerato di cattivo auspicio. In Scozia erano gli allevatori di pecore a sentirsi maggiormente colpiti dalla sfortuna. In Germania le vittime dell'anno bisestile erano i campi coltivati; per la Russia negli anni bisesti c'erano peggiori condizioni climatiche, rispetto agli anni normali. Nell'Irlanda, secondo un'antica tradizione, una donna poteva chiedere la mano del fidanzato solo il 29 febbraio. Secondo la leggenda, questa opportunità per le ragazze sarebbe stata offerta da Santa Brigida, d'accordo con il vescovo Patrizio, ma solo una volta ogni 4 anni. In Danimarca, dove la tradizione si era diffusa, gli uomini non potevano rifiutare la proposta di matrimonio, altrimenti dovevano risarcire la fidanzata con 12 paia di guanti. In Scozia, la regina Margherita, nel 1200, decise di punire i giovani che non accettavano le nozze, proposte il 29 febbraio, facendo pagare loro una multa di 100 sterline.
Ecco, vi ho distratti per mezz'ora. Vorrei concludere citando alcune riflessioni, inviate al gruppo da Liliana Marangi, dello psicologo Morelli (penso che non l'avete cancellato): "in un'età in cui le relazioni, la comunicazione sono giocate nel non-spazio del virtuale, del social network, dandoci l'illusione della vicinanza, il virus ci toglie la vicinanza vera, reale, ci obbliga alla distanza, al non contatto e ci insegna che la regola non é pensare al proprio orto, ma la reciprocità, il senso di appartenenza, il sentimento di essere parte di qualcosa di più grande di cui prendersi cura e che si può prendere cura di noi. La responsabilità condivisa, il sentire che dalle tue azioni dipendono le sorti non solo tue, ma di tutti quelli che ti circondano. E che tu dipendi da loro". Concludo con la lettura del messaggio di papa Francesco: "Stasera prima di addormentarvi pensate a quando torneremo in strada. A quando ci abbracceremo di nuovo, a quando fare la spesa tutti insieme ci sembrerà una festa. Pensiamo a quando torneranno i caffè al bar, le chiacchiere, le foto stretti uno all'altro. Pensiamo a quando sarà tutto un ricordo, ma la normalità ci sembrerà un regalo inaspettato e bellissimo. Ameremo tutto quello ch fino ad oggi ci è sembrato futile. Ogni secondo sarà prezioso. Le nuotate al mare, il sole fino a tardi, i tramonti, i brindisi, le risate. Torneremo a ridere insieme. Forza e coraggio.
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