mercoledì 29 marzo 2023

IL DECADENTISMO: Lettura pagine scelte dei primi narratori decadenti

Print Friendly and PDF

Silvia Laddomada

Relazione di Silvia Laddomada

Interventi di Nadia Bumbi, Anna Presciutti

Abbiamo avviato un corso di letteratura del 1900.

Dopo il movimento romantico e dopo quello realistico, si é verificato un totale capovolgimento della poesia e della narrativa. 

 

Il nuovo movimento letterario é il Decadentismo, caratterizzato da tante correnti poetiche e artistiche (Futurismo, Impressionismo, Dadaismo, Surrealismo), che avevano in comune un atteggiamento di rivolta e di trasgressione nei confronti della società borghese.

 

 

 

 

 

 

                                Trasgressione che esprimevano attraverso il linguaggio: in pittura deformando le immagini e disegnandole in movimento, arte dinamica; in letteratura ricorrendo alle "parole di libertà", al rifiuto delle regole grammaticali e sintattiche, alle variazioni tipografiche, ricorrendo al "non sens".


Tutto questo per esprimere l'angoscia esistenziale, presente nei giovani artisti, i quali non avevano più certezze. Tutto é relativo, tutto é incerto, la realtà appare inquieta, tormentata.

 

Il loro stile di vita é bizzarro, é dissacrante, spregiudicato.

Gli intellettuali vivevano in modo anticonformista, spesso ai limiti dell'autolesionismo.

Erano orgogliosi di vivere ai margini della società borghese che appariva ipocrita e corrotta.

Nella narrativa lo spirito decadente si manifesta in alcuni letterati che esaltavano la bellezza come valore supremo della vita.

Erano raffinati, amanti di tutto ciò é raro, prezioso, erano dediti ai piaceri dei sensi, privi di ogni regola morale. Pensavano di costruire la loro vita con un'opera d'arte.

Scrivevano romanzi psicologici, in cui il protagonista rifletteva lo stato d'animo dell'autore.

Il linguaggio é il soliloquio: il protagonista parla ad alta voce con un immaginario interlocutore; il monologo interiore: il protagonista pensa ad alta voce, seguendo un legame logico; il flusso di coscienza: l'Autore riporta il fluire dei pensieri, in libertà, senza legami logici, ma solo per associazione di idee, senza alcun segno di punteggiatura.

Nei romanzi non si racconta la vicenda di uno o più personaggi secondo uno svolgimento logico e cronologico. Ora domina il tema del ricordo, della memoria, della malattia interiore, del disagio psichico.

Raccontavano storie di esteti, di dandy, di uomini che cercano il piacere nell'artificio, vogliono essere eternamente giovani e belli.

Ma sono uomini, soggetti alle leggi naturali della vecchiaia e del decadimento.

Solo l'arte é eterna, per cui questa amara consapevolezza li porta alla nevrosi (cioé a un malessere psichico) e alla follia.

I rappresentanti di questo primo Decadentismo sono Karl Huysmans, Oscar Wilde e Gabriele D'Annunzio.

Leggeremo alcune pagine di questi Autori.

Cominciamo con KARL HUYSMSNS, francese.
Il suo romanzo "A rebour" (contro corrente) presenta un esteta, un dandy che si isola dalla società per vivere al contrario dell'uomo comune, vive di notte, assume droga, ha allucinazioni, é angosciato, inquieto. Vive in modo artificioso, artistico, creando intorno a sè un'atmosfera irreale.

"Una vita artificiale" (Cap.2°)

 

Passiamo adesso a OSCAR WILDE, inglese.

Il suo romanzo "Il ritratto di Dorian Gray", racconta la storia di un uomo raffinato che resterà sempre giovane e bello, per un effetto magico.

Il suo ritratto, realizzato da un pittore, si trasformerà e rivelerà i segni della sua malvagità e perversione.

 "La rivelazione della bellezza". (Cap. 2°)

Dorian é nello studio di un amico pittore, che gli sta facendo un ritratto.

Entra nello studio un esteta spregiudicato, che influenzerà in modo negativo il futuro di Dorian.

 

Un autore italiano, GABRIELE D'ANNUNZIO.

Il suo romanzo decadente é "Il Piacere", un romanzo psicologico, in cui si indaga sui complessi e morbosi stati d'animo del protagonista.

Al centro della storia, il desiderio di abbandonarsi al piacere, la passione sensuale del protagonista Andrea Sperelli per la bella e dissoluta Elena Muti.

Leggiamo l'inizio della storia, il protagonista aspetta Elena, sperando di riprendere la voluttuosa relazione con lei, che si era interrotta.

Per l'occasione, da grande esteta, raffinato e galante, Andrea ha curato ogni particolare, creando nella sua casa un'atmosfera preziosa.

"Aspettando Elena" (Incipit)


Ora un autore boemo, originario di Praga (attuale capitale della Repubblica Ceca), FRANZ KAFKA.

I suoi racconti presentano situazioni assurde, allucinanti.

Si parla di situazioni Kafkiane, per indicare situazioni tipiche del sogno, in cui ci si sente schiacciati da una realtà da incubo, dove é impossibile qualsiasi reazione.

Dopo una notte inquieta, un commesso viaggiatore si sveglia trasformato in un enorme scarafaggio.

L'assurdità sta nel fatto che la situazione sarà vissuta dal protagonista e dalla famiglia come una situazione normale. 

"La metamorfosi" (Incipit)


Un altro grande Autore, JAMES JOYCE, irlandese.

Nelle sue opere i personaggi vivono in modo apatico, privi di sentimenti, prigionieri dei loro tormenti, dei loro dubbi, delle loro angosce, incapaci di realizzare i loro sogni.

L'Autore analizza psicologicamente le loro insoddisfazioni.

Leggiamo una pagina del suo capolavoro Ulisse, in cui emerge la tecnica del flusso di coscienza.

Molly-Penelope, in uno stato di dormiveglia, divaga da una pensiero all'altro, ricorda alcune situazioni che ha vissuto, senza un ordine logico.

 

 

"L'insonnia di Molly"  (Cap. "Penelope")


Concludiamo con MARCEL PROUST, con la sua "Ricerca del tempo perduto"; tempo dimenticato, non perso.

Un impegno a ricostruire la sua vita. Ma per Proust decadente e modernista é importante l'analisi psicologica della realtà interiore.

La memoria volontaria non restituisce il passato, é invece importante la memoria involontaria, basata su improvvise e casuali sensazioni.

"La madeleine"  ("Dalla parte di Swann"-incipit)

Una sensazione provata nell'assaggiare un piccolo dolce fa riaffiorare magicamente un ricordo dell'infanzia, un momento del passato dimenticato.

Una fonte: Freud, per il quale molti ricordi restano nei cassettini della memoria.

Poi basta qualcosa di imprevisto, un sogno, un'associazione di idee, una battuta, un'immagine, una sensazione, ed ecco che i ricordi riemergono, in modo casuale.

 

VIDEO: IL DECADENTISMO DI SILVIA LADDOMADA

Nessun commento:

Posta un commento