PROF.SSA SILVIA LADDOMADA
Introduzione:
Introduzione:
Si continua col ricordare l'angoscia esistenziale che caratterizzò il mondo della cultura e dell'arte, nel periodo più splendido del primo Novecento: la belle époque. La borghesia credeva solo nel proprio progresso economico e nel profitto; le nazioni entravano in competizione, si parla di colonialismo, di sfruttamento dei popoli più poveri, col pretesto di civilizzarli.
La crisi dei valori generò un disagio, un'inquietudine, una paura del futuro che, soprattutto tra gli intellettuali che vedono la loro arte ridotta a merce, si espresse con un comportamento trasgressivo e in forme letterarie e artistiche in contrasto con i canoni tradizionali.
Dopo le correnti artistiche d'Avanguardia dell'Espressionismo e del Dadaismo, parliamo ora del Futurismo, Cubismo, Surrealismo.
Il FUTURISMO - E' una corrente di
Avanguardia italiana che offre soprattutto in Arte i suoi risultati
più alti. Il primo manifesto futurista fu pubblicato nel 1909 da
Tommaso Marinetti, sul quotidiano Le Figaro a Parigi. I futuristi
esaltano l'amore per il pericolo, per il coraggio, per la rivolta,
per l'audacia; considerano la guerra " l'unica igiene del mondo"
e prediligono come soggetto d'arte: le automobili, le industrie, le
folle agitate, gli aeroplani, tutti simboli di una società in rapida
evoluzione.
In campo artistico fu firmato nel
1910, a Milano, il primo "manifesto dei pittori futuristi".
Primo esponente firmatario Umberto Boccioni. Gli altri sono Carlo
Carrà, Luigi Russolo, Giacomo Balla, Gino Severini.
Essi vogliono esprimere in arte il
dinamismo, la velocità e gli stimoli provenienti dalla società
moderna, in polemica col passato e le tradizioni, tenute in vita "da
una mentalità borghese e dagli innumerevoli musei che coprono
l'Italia di innumerevoli cimiteri".
Spesso rappresentano scene urbane, e
incentrano la ricerca sulla rappresentazione del movimento,
evocandone l'idea attraverso la tensione delle linee e l'uso del
colore, dispiegato in vorticose spirali.
Per rendere l'idea dl dinamismo e del
movimento, tendono a deformare le immagini, come se fuggissero via,
nel momento in cui lo spettatore presta loro attenzione.
L'aggressività, l'esaltazione dello
spirito patriottico, del militarismo, renderanno possibile
l'avvicinamento all'ideologia del Fascismo, a cui i futuristi
rimarranno legati.
Il movimento è dato dai grandi
cavalli che si scagliano contro gli uomini, incapaci di dominarne
l'irruenza. La città, luogo per eccellenza della vita moderna,
vista come luogo di azione, rappresentata in un dinamismo frenetico,
verso una esaltante ascesa.
Nella fase di pieno Futurismo, la
pittura di Boccioni si spinge verso l'astrazione, scompone le forme
(influenza del cubismo), e punta sulla luce, che irradiandosi nello
spazio, riesce a dare l'idea del moto e dello scatto.
Sempre nell'ottica futurista, di raffigurare la velocità e rendere visibile il movimento, si colloca la tela di Balla,
"Bambina che corre sul balcone"; in essa si affiancano immagini ripetute del soggetto, sembra una successione di piccoli fotogrammi, in tal modo essi evocare il dinamismo, accentuato da pennellate di colore. Il volto della bambina é anonimo. L'idea del movimento è suggerita dagli stivali, ai quali Balla riserva colori più marcati.
La tela rappresenta un lampione
elettrico che illumina la notte con i suoi fiotti di luce,
sopraffacendo persino lo spicchio di luna. La particolarità del
quadro é legata al fatto che il soggetto (un banale lampione
elettrico) possa trasmettere emozioni paragonabili a quelle del
chiaro di luna.
Il principio futurista del dinamismo e
della velocità serve non solo a celebrare la modernità
meccanizzata, ma anche per esprimere sensazioni, emozioni, grovigli
psicologici.
Il soggetto é banale, (la corsa di
un cane tenuto al guinzaglio da una signora dall'abito lungo): sono
moltiplicate in una serie di forme sovrapposte quella che sarebbe
una forma unica, se statica. Un fotogramma scattato con l'obiettivo
aperto nell'attimo in cui si compie il movimento del soggetto.
Il CUBISMO - E' una corrente artistica con caratteristiche originali e distinte da altri movimenti dell'epoca. Gli artisti più noti sono: Georges Braque, Pablo Picasso, Paul Cézanne, Salvador Dalì ( che con le sue solitarie sperimentazioni anticipò lo stile e le tematiche cubiste).
Il termine "cubismo" è
occasionale : nel 1908 Henri Matisse , osservando alcune opere di
Braque, composte da "piccoli cubi" , le giudicò
negativamente, il critico Louis Vauxcelles le chiamò "bizzarrie
cubiste". Da allora le opere di Braque e Picasso vennero
denominate cubiste.
I pittori cubisti prendono spunto
dalla realtà per creare un'altra realtà, fondata non sulla natura
che ci circonda, non su ciò che vedono i nostri occhi, ma su ciò
che comprende la nostra mente.
Essi vogliono esprimere una visione
simultanea delle cose nello spazio: immagini sovrapposte che tendono
ad esasperare i volumi, a ridurre le figure ad aspri incastri di
forme essenzialmente geometriche, a cubi soprattutto.
Un quadro cubista fa appello
essenzialmente alla sensibilità lirica dell'osservatore.
-
Manifesto del Cubismo é la tela
"Demoiselles
d'Avignon" di Pablo Picasso (1907). Si passa dalla
rappresentazione realistica alla riflessione sul linguaggio
pittorico. L'arte esprime il relativismo conoscitivo e il
soggettivismo tipico dell'epoca.
Successivamente i cubisti passano ad
un vero smontaggio della realtà: sperimentano l'utilizzo di
materiali atipici: stoffe, ritagli di giornale, olio su tela, ecc. ,
secondo la tecnica del collage.
Un'opera che suscitò scandali e
reazioni negative, ma innescò la nascita del cubismo.
Il titolo originario era "bordello
filosofico", una scena da postribolo nella malfamata via
d'Avignon di Parigi.
Cinque donne disposte frontalmente, e
costruite secondo il criterio della visione simultanea da più lati.
Esse non hanno morbidezze e armonie anatomiche, sono figure spigolose
e taglienti. I lineamenti dei volti sono schiacciati e grotteschi,
simili a profili egizi.
Le figure incombono sullo spettatore,
"costringendolo a vedere".
Picasso non ha raffigurato cinque
donne, ma ha scomposto le figure in "pezzi" quasi autonomi,
che ha poi inserito in un dipinto senza profondità, totalmente
bidimensionale. Anche il cielo che affiora é fatto di superfici
geometriche, come pezzi di vetro sovrapposti.
Le tre figure di sinistra sono
naturalistiche, occhi presentati frontalmente, ma naso di profilo. A
destra si riduce il volume delle figure, i volti sono sostituiti da
maschere tribali, "arte nera", arte africana che gli
artisti europei amavano. La donna in basso è di spalle, la sua
testa sembra ruotata di 180 gradi sul collo.
Tutto il quadro è una serie di piani
solidi, che si intersecano secondo angolazioni diverse, sembra
tridimensionale, si intravvede lo sfondo, ma è irregolare.
Nel
quadro sono incollati ritagli di giornale e frammenti di carta da
parati, che ricompongono la forma dello strumento musicale,
attraverso figure geometriche elementari.
Il
cromatismo é limitato, perché si tratta di un'immagine più mentale
che naturale. Diversi indizi aiutano a riconoscere il soggetto: le
parti del corpo della donna e della chitarra; le parti dell'ambiente
che la circonda, lo sfondo trattato con colori più chiari, il
soffitto. Tutti scomposti su singoli piani tridimensionali e poi
ricomposti nelle due dimensioni del quadro.
IL SURREALISMO - Movimento letterario e artistico
francese, di cui é massimo esponente André Breton . Il primo
manifesto surrealista risale al 1924. Esso dà molta importanza
all'immaginazione, al sogno, agli incubi, ai lapsus, alle angosce,
basando la poetica sulla formula dell'automatismo psichico. Occorre
ascoltare la parola interiore, questa sorge improvvisa, e a sua volta
sollecita l'inconscio a manifestarsi nella catena delle libere
associazioni, non soggette al controllo razionale, né alla logica
del ragionamento. (notevole l'influenza del pensiero di Freud). Nel
gruppo dei surrealisti troviamo Max Ernst, Salvador Dalì, Joan Mirò,
René Magritte.
Diceva Ernst, citando il poeta
francese Lautreamont. "bello come l'incontro casuale di una
macchina da cucire e di un ombrello su un tavolo operatorio".
"Fiori di neve" di Ernst
Accostamento di realtà
inconciliabili, ma dal loro incontro nasce un nuovo significato
estetico.
Elementi reali, stravolti nelle loro
proporzioni, nel peso e nella funzione, collocati in contesti
insoliti. Insiemi fantasiosi , creati col meccanismo delle libere
associazioni. Sono espressione di inquietudini interiori, incubi.
La sua terra catalana, evocata
mediante la stilizzazione dei campi arati, del pino e del fico.
Un'immagine inquietante e ambigua. La
realtà a cui l'occhio guarda non é quella materiale, ma è la
realtà dell'inconscio, dei fantasmi e delle angosce interiori.
"Il carnevale di Arlecchino"
di Mirò
Le creature della fantasia
festeggiano un divertente carnevale in una piccola stanza. Le figure
non nascono come creazioni spontanee, ma come elaborazioni di
pensieri, anche momentanei, o nati per caso nella mente, trasformati
in oggetti da rappresentare. La composizione e ogni dettaglio che ne
fa parte è accuratamente concepito, come l'inserimento della scala,
che offre all'artista la possibilità di aggiungere linee diagonali
in una composizione ricca di linee curve.
Oggetti familiari, come gli orologi,
assumono consistenze semiliquide, e si dispongono in un esterno
quasi deserto, a suggerire un'oscura concezione del tempo. E'
un'immagine onirica: spesso, mentre si sogna, gli oggetti più
comuni della vita quotidiana, gli animali, gli elementi del
paesaggio, o le stesse figure umane, vengono collocati in contesti
insoliti o improbabili, così da provocare nello spettatore un
disturbante senso di inquietudine. Questo contrasto intensifica,
secondo l'artista, la carica di suggestività poetica del quadro.